1- Viel del Pan, Fedaia

Una via storica, panoramica, facile è scenografica è la Viel (via) del Pan.

Si chiama così perché questo luogo, la val di Fassa, anticamente isolato e privo di materie prime che non fossero legno, prodotti caseari e pochi legumi, non aveva farine e men che meno il pane. La farina arrivava attraverso questo sentiero di montagna da quello che oggi è Veneto.
Il sentiero Viel del Pan cammina tutto in cresta, ma è un sentiero semplice. E’ panoramico, mantenendosi a quota 2500 mt. Si parte da Passo Pordoi che si raggiunge in macchina, e poi si cammina avendo sempre davanti la Marmolada e il Lago Fedaia, in direzione Porta Vescovo.

Incontrerete il Rifugio Belvedere e il Rifugio Viel del Pan, per un’oretta di cammino circa, dove la sosta è d’obbligo per riposarsi e ammirare il panorama.

2- Lago di Carezza, Karersee

Una passeggiata facile ma scenografica, a circa 1534 mt, subito dopo il passo Costalunga (val di Fassa) ma nel comune di Nova Levante, in val d’Ega. Abbiamo sconfinato dalla Val di Fassa ma è così vicino al comune di Vigo (Sen Jan), che questo lago va visto assolutamente.

Si raggiunge per la statale 241 Val d’Ega o per la statale 48 delle Dolomiti. Si parcheggia a pagamento e lo si visita da un punto panoramico e poi facendo il giro.

Si cammina immersi nel verde della foresta Latemar (che purtroppo dopo Vaia del 30 ottobre 2018 non è più la stessa, ma ricrescerà, guarda il mio video sul canale di TravelKeller). Ci si può fermare, quindi, di tanto in tanto sugli affacci, lungo la passeggiata che circonda il lago e che si può percorrere in una mezzoretta.

Il lago di Carezza, noto in tutto il mondo per l’acqua cristallina color smeraldo e il riflesso del Latemar nelle sue acque, è il leggendario Lago dell’arcobaleno (Lec de Ergobando) delle contìe ladine. D’estate di divide in due quando c’è poca acqua, e la statua in metallo di Ondina, la bella ninfa della leggenda, emerge dal fondo.

Il lago non è balneabile, come tutti i laghetti alpini. E’ bello di primo mattino, quando per la luce obliqua il gruppo del Latemar e la foresta si specchiano nelle sue acque. Ma è ancor più fotografato al tramonto, da appassionati provenienti da ogni dove.

 

3- Cima Undici, Monzoni

Un’impegnativa ma soddisfacente camminata è quella che conduce a Cima Undici (o Sasso delle Undici), nella Valle dei Monzoni.

Sono circa 900 mt di dislivello, partendo da Pozza di Fassa (lasciando l’auto oppure predendo la navetta per la val Monzoni). Si sale per la val Monzoni e a circa metà, all’altezza della Malga Monzoni si prende il sentiero SAT 624 che conduce al Rifugio Vallaccia.

Un posto fuori dal tempo, il Rifugio Vallaccia, silenzioso e panoramico tra le tane di marmotta, sotto cima Vallaccia e cima Undici e con il panorama del gruppo della Marmolada. Da qui si prosegue in una costante salita in un pratone che vi condurrà in vetta. Molto bella, attenzione al panorama e a sporgervi dalla cima.

4 -Piz Boè, Sella

Un grande classico che conduce in vetta al Sella è Capanna Fassa in cima al Piz Boè, sopra i 3000 metri.

Si prende la funivia da Passo pordoi al Rifugio Maria, dedicato alla sorella di Tita Piaz, una delle prime imprenditrici del turismo della zona. Qui si gode del panorama della “La Terrazza delle Dolomiti”: Antelao, Marmolada, Catinaccio, Pelmo, Sassolungo, Tofane, (per alcuni “il” e per altri “la”) Civetta, il Sorapis… Da qui si sale fino al Piz Boè, prima per un sentiero sassoso in questo territorio dall’aspetto lunare, poi per proseguire con sentiero attrezzato di cordino, fino alla cima e al rifugio. Qui i numerosi corvi cosiddettti “spazzini delle Dolomiti” condivideranno con voi la zona del pranzo!

5- Passo Principe, Catinaccio

In una bellissima zona panoramica in mezzo al Catinaccio, Passo Principe (2601 mt) ti conduce alla vetta del Catinaccio, l’Antermoia (3004 mt.) che si raggiunge con una ferrata per esperti che finisce con una camminata in cresta senza cordino. Ma dalla conca del Gardeccia (con partenza da Pera, in seggiovia o da Vigo, Ciampedie) si sale in una lenta camminata per il sentiero numero 584. Si passano il rifugio Gardeccia, Vajolet Preuss e Vajolet, al cospetto delle bellissime e famose Torri del Vajolet. Poi si continua in salita per il Rifugio Passo Principe – Grasleitenpasshütte. Qui ci si ferma, si può mangiare e dormire, ammirare la vista sulla conca del Gardeccia.