Da “Vergona nazionale” a “Patrimonio Unesco” dal 1993, Matera.
Matera ha sfruttato a pieno il titolo di “Città della cultura 2019” e lo stesso farà anche negli anni a venire. E’ una delle mete più visitate in Italia in ogni stagione.
La legge speciale per lo sfollamento dei Sassi
La “Legge speciale per lo sfollamento dei Sassi” di Matera è del 1952, firmata da Alcide De Gaspari allora primo ministro. Il leader del partito Comunista italiano Palmiro Togliatti definì la vita delle famiglie materane nei sassi, in modo promiscuo tra animali e uomini, una “vergogna nazionale”. Questo dopo che lo scrittore Carlo Levi aveva denunciato a tutti la difficile vita di Matera.
Città della cultura 2019
Patrimonio mondiale dell’umanità, oggi il sito Unesco comprende “I Sassi ed il Parco delle Chiese Rupestri di Matera“ (dal 2007).
Vita semplice in condizioni difficili
La vita in grotta era molto antica poiché queste case erano costruite e scavate su una roccia facilmente lavorabile. Anche le prime chiese dell’VII-XIII secolo, furono scavate nei sassi e oggi i Sassi e il Parco archeologico e naturale delle Chiese Rupestri di Matera sono per l’Unesco “una testimonianza unica dell’attività umana”.
Oggi visitare i sassi è un obbligo e dormirci dentro un must.
Vi sono, “case grotta” e “case musei”, ristoranti, B&b, alberghi di extra lusso, botteghe di artigianato. I turisti da ogni parte del mondo vengono a Matera per ammirare le chiese rupestri, gli eventi e le mostre, per soggiornare, per mangiare, bere, consumare e vivere l’esperienza di della vita tradizionale di una volta.
Dove siamo? Il panorama
La Murgia e la Gravina
La murgia materana è il territorio scavato dal torrente Gravina di Matera che ha creato questo Canyon che divide la Murgia dai Sassi. Qui è stato istituito con legge regionale il parco della “Murgia Materana e delle Chiese Rupestri”. Il parco si estende a Sud-Est verso Montescaglioso seguendo il corso del torrente Gravina verso il fiume Bradano.
Il Parco contiene al suo interno innumerevoli gioielli artistici ed architettonici che risalgono ad un periodo compreso tra il VII ed il XIII secolo, da case a chiese riestri. Complessivamente ci sono circa 150 chiese rupestri, sia cattoliche che bizantine, conservate e affrescate, che mantengono un aspetto affascinante legato al passato.
Villaggi e insediamenti
Qui si riunirono nell’Alto Medioevo per professare il proprio culto comunità monastiche benedettine e bizantine provenienti da oriente.
Ma non solo. Nella Murgia si trovano villaggi trincerati, cioè insediamenti che vanno dal Paleolitico al Neolitico, come ad esempio a Murgia Timone e Murgecchia, a Trasano e Trasanello.
Le chiese rupestri
Vi consigliamo di prendervi il tempo per un trekking nella Murgia, vestiti adeguatamente per pendii e sentieri stretti sul ciglio, perché la passeggiata che farete è davvero speciale. Respirerete la storia e il silenzio, e vi renderete conto che state toccando con mano un Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
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