Incontriamo nel nostro spazio dedicato alle interviste, Verdiana Marchetti, operatrice olistica, esperta di massaggio Thai, Meditazione e Reiki.

” Sono Verdiana, classe 1987, nata in una notte di fine Dicembre nel segno del Capricorno e ascendente Bilancia. Sono stata Restaurant Manager, ho fatto carriera e ho cambiato improvvisamente strada, incontrando il Massaggio Thailandese, il Reiki, la Mindfulness, la Meditazione e il volontariato. Dopo tanti corsi, come la certificazione di protocollo MBSR presso “Secondo Centro Di Terapia Cognitivo Comportamentale” di Roma, o come il corso di Naturopatia base, studio per diventare Life Coach.”

Andiamo indietro nel passato. Da dove vieni, Verdiana?

“La mia storia sarebbe stata di sicuro una fra queste sentite e risentite, identiche e diverse, con la differenza di non avere un weekend da aspettare perché la mia professione era nel settore in cui si lavora meglio quando non lavorano gli altri: l’Hospitality. Ho iniziato a guadagnarmi l’autonomia economica a 15 anni nel fine settimana e nelle stagioni estive. Fino a quando nel 2011 a pochi esami dalla Laurea in Lingue Orientali rispondo a un annuncio per lavorare come cameriera negli Stati Uniti per un anno, e mi assumono. Al mio rientro in Italia l’esperienza oltre oceano (come spesso accade) risulta essere ingombrante nella città dove vivo. Non trovo alcun lavoro e dunque me lo creo: avvio una piccola attività nel 2014, ma a farmi spostare è l’amore.  A febbraio 2016 mi trasferisco a Roma, dove lavoro in un ristorante di una grande catena, e in due anni mi offrono il prestigio di una posizione manageriale all’interno del ristorante con il maggior fatturato d’Italia, con la possibilità di viaggiare lavorando. Cosa volere di più? Quattordici mensilità; un contratto a tempo indeterminato, macchina o una moto, casa, un titolo professionale, carriera, le porte dei posti più “luxury” aperte grazie al nome che rappresento. Ho tutto, una vita invidiabile, eppure, sento un vuoto dentro. Cosa mi manca? La realtà si manifesta solo quando cala il sipario: stress e relazioni umane pari a zero, vita sregolata a 31 anni.  Ero in crisi e in pieno profondo crollo emotivo, fisico, psichico.”

Cos’è una crisi per te?

“In lingua cinese il termine ‘crisi’ si scrive con due ideogrammi 危机 che significano rispettivamente “pericolo” e “opportunità”. La stessa cosa nella radice greca della parola. Sono stata in crisi con me stessa e il mio corpo.  Così ho scelto. ‘Sai cosa si fa quando non se ne può più? Si cambia’ scriveva Alberto Moravia, ne Gli Indifferenti. A inizio 2019 ho mollato tutto: ho preparato uno zaino e ho scelto di volare ad est, in Thailandia, da sola andando incontro alle mie paure relative al rapporto con il cibo e il mio corpo, al giudizio altrui, ricercando l’autentica me stessa. Ho vissuto in una comunità di recupero, mi sono iscritta a una scuola di Massaggio Thai e mi sono diplomata operatrice. Ciò che non conoscevo ha acceso la luce dentro di me, la luce dei miei talenti, del benessere, della mia missione di vita. A questo è servita la mia crisi.”

E oggi chi sei?

“Impiego la mia quotidianità scegliendo di fare ciò che posso con quel che ho, per gli altri. Mettendo a disposizione sia i miei talenti professionali che i miei doni umani.
Sono operatrice olistica, pratico il Massaggio Thailandese e dono Reiki. Offro il mio tempo al volontariato in una Onlus. Raccolgo indumenti usati da chiunque voglia disfarsene, li controllo, li lavo, li piego e li metto in scatoloni dividendoli per genere, età, taglia, stagione. Molti pacchi di indumenti, circa duecento chilogrammi, hanno preso la strada verso i campi profughi della Grecia; tanti pacchi sono finiti in centri di accoglienza per donne e bambini in Africa; alcuni pacchi di indumenti sono stati una salvezza in un momento di difficoltà per alcune famiglie della mia città; altri pacchi offrono un cambio a chi vive per strada. Perché lo faccio? Perché scelgo di offrire il mio sostegno su vari fronti agli altri? C’è stato un momento (tra i tanti momenti) nella mia vita in cui tutto è caduto a pezzi. Proprio io ho chiesto aiuto e ne ho trovato. E ora ringrazio la vita!”

Cerca di spiegarci la specialità del massaggio thailadese.

“Nel 2019 ho scoperto il Massaggio Thailandese per curare il mio rapporto con il mio corpo. Questo incontro mi ha permesso di creare una connessione fra ciò che è dentro con ciò che è fuori che non può essere scissa. Il Massaggio Thailandese mi ha riportato a me stessa: ogni tocco ricevuto era un passo doloroso ma necessario verso me, ogni tocco donato era un passo di gioia e di gratitudine verso me. Con questa pratica io aiuto gli altri e aiuto me stessa.”

Si può vivere  quindi anche di attività non commerciali, non aride, ma piene di passione e condivisione?

“Si passa la vita a lavorare e guadagnare dimenticando che per star bene bisogna essere inseriti in un mondo in cui tutti sono collegati. Possiamo essere esteriormente molto differenti, ma viviamo tutti con le stesse paure, siamo tutti il risultato del nostro passato, viviamo tutti con gli stessi bisogni primari e abbiamo tutti gli stessi desideri: essere felici, essere amati. Siamo tutti interconnessi.

Per me mettersi al servizio, aiutare, curare hanno tutti uno stesso significato: amare, donare amore. A sé stessi e agli altri. Ed è così che io ho cominciato a camminare nella mia vita aprendo il cuore a me stessa e facendomi entrare, aprendo il cuore agli altri e facendoli entrare.”

Cos’è l’amore per te?

“Ho imparato che si possono aiutare gli altri solo quando conosciamo chi siamo, solo quando siamo in grado di capirci e accettiamo i molteplici aspetti che ci caratterizzano. Possiamo aiutare gli altri solo quando amiamo noi stessi così come siamo. Solo amando possiamo servire. Se non proviamo amore per noi stessi, se non ci prendiamo cura di noi stessi il nostro servizio verso gli altri non è altro che ego, orgoglio, presunzione.

Questa luce accesa, questa che è oggi missione della mia vita continua ogni giorno a spingere il mio bisogno di conoscere me stessa, di pormi domande e di cercare le risposte, di agire per soddisfare i miei bisogni, a costo di scendere negli inferi ancora e ancora, di camminare controvento nel dolore. Conoscere noi stessi significa conoscere l’altro. Io sono l’altro, l’altro è me. Se non conosciamo i nostri bisogni come possiamo comprendere e soddisfare quelli degli altri?”

Che cosa hai imparato e che cosa auguri a coloro che incontri sul tuo cammino?

“Prendo in prestito una frase della poetessa statunitense Maya Angelou: “Ho imparato che le persone dimenticheranno ciò che hai detto, le persone dimenticheranno ciò che hai fatto, ma le persone non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire”.  “

Grazie di cuore Verdiana. E grazie a tutti quelli che hanno coraggio di cambiare.

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