Il Cammino nelle Terre Mutate è stato inaugurato nel 2018 ma è diventato un tracciato da riproporre a piedi e in mezzi di trasporto green.

E’ nato come una “lunga marcia” attraverso i territori cambiati dai terremoti del 2009 e del 2016-17. Luoghi disastrati, ma la cui bellezza naturalistica e la voglia di ripartire non è mai mutata.

Il viaggio lento in queste bellissime terre appenniniche  può essere organizzato scaricando le tracce gps e i riferimenti delle strutture ricettive convenzionate e posizionate lungo il percorso, dal sito  www.camminoterremutate.org.

durante la presentazione del Cammino, a Fabriano

Castelraimondo (MC), una cappellina lesionata dal terremoto

Castelraimondo (MC), una cappellina lesionata dal terremoto

Si parte da Fabriano

L’itinerario parte dal Comune a Fabriano, città della carta, con la visita dell’Eremo di San Silvestro (km 6) alle pendici del Monte Fano fino a Valleremita, con l’eremo di S. Maria di Valdisasso, dalla Valle Toiano, ad Esanatoglia (Mc).

Da lì si raggiunge Matelica (Mc) città del vino verdicchio. Da Matelica di va nell’abitato di Castelraimondo nella loc. Castel Santa Maria, fino a ridiscendere verso il fiume Potenza il percorso continua passando per Seppio frazione di Pioraco a sud-est in una strada collinare per arrivare a Camerino, città ducale e universitaria fortemente lesionata dal terremoto del 2016.

la chiesa di Visso

Il cammino delle terre mutate prosegue da Camerino a Fiastra, bella località dotata di fascino grazie al laghetto azzurro che raccoglie tantii turisti, all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Qui si possono vedere la chiesa romanica di San Paolo e i resti del Castello Magalotti.
Da Fiastra a Fonte Troncaccia, alla Valle d’Alfi da Camponomo al bianco meraviglioso Santuario di Macereto, fino a Ussita e Visso (Mc). Attraversato il fiume Nera, si inizia a risalire lungo l’antica strada che collegava il paese con Norcia.

Alle pendici del Monte Cardosa, fino al torrente Campiano, al cui fianco procede lungo la SP 476.
Si arriva a Campi di Norcia, nella valle Castoriana per puntare verso la Forca d’Ancarano, costeggiando le piccole frazioni di Piè del Colle e Sant’Angelo. Si visitano Norcia e Castelluccio di Norcia, sotto il Monte Vettore.

Si arriva a L’Aquila

Da Castelluccio in direzione sud-est, si sale ai monti Forciglieta, Pellicciara e Macchialta, sfiorando i 1700 mt. restando in quota si arriva in Lazio, concludendo il viaggio ad Accumuli, uno dei centri più colpiti dal sisma.

La seconda parte dell’itinerario alterna discesa e salita negli splendidi paesaggi tra Umbria e Lazio, fino ad Accumoli.

Da Accumoli, a Amatrice in Lazio, a Campotosto in Abruzzo fino a Mascioni, Collebrincioni e L’Aquila, si conclude il percorso che abbraccia le 4 regioni “mutate” dal sisma.

Tutte le info tecniche sono su www.camminoterremutate.org.

Supportano il progetto:

Abruzzo Lento, ActionAid, Associazione Italiana Turismo Responsabile, Brigate di Solidarietà Attiva, Cantiere TerreDonne, Ciclica, Cittadinanza Attiva, Centro Turistico Giovanile, Cooperaction, La Compagnia dei Cammini, CSEN, Garden Sharing, Hausatonic, ITACà Festival del turismo responsabile, La Terra e l’Altalena, Legambiente, Lo Stato delle Cose, Mandala Organic Tour, Movimento Lento, Quattro Vacanze, RRTrek – Rifugio Roma, SloWays, Terre di Mezzo, Touring Club Italia, Vivilitalia.

Organizzano il progetto:

180 Amici L’Aquila Onlus, Amici Cammino di San Benedetto, Archeoclub L’Aquila, Arquata Potest, Bibliobus L’Aquila, Associazione Capodacqua Viva, Associazione Monte Vector, Comitato 3e32/ Casematte, C.A.S.A – Cosa Accade Se Abitiamo (Ussita), Circolo Arci di Collebrincioni, Circolo Arci Querencia, Circolo Naturalistico Novese, In Cammino per Camerino, IoNonCrollo, Italia Nostra Sezione L’Aquila, La Fonte della Tessitura – Campotosto, Laga Insieme, Quinta Giusta, RicostruiAMO Fiastra, Panta Rei L’Aquila, Pie Vettore (Pretare), Pro loco Campi di Norcia, Pro loco Campotosto, Pro loco Ussita 7.1, Sibillini Lab, Tenuta Scolastici, Terre in Moto Marche, Un Aiuto concreto per i Sibillini, Villanova di Accumuli Onlus, We Are Norcia.