Siamo in Alto Adige, nelle Dolomiti occidentali, tra il Latemar e il Catinaccio, in Val d’Ega. Qui è incastonato tra le rocce il Lago di Carezza, 300 metri di lunghezza e 130 metri di larghezza per uno specchio d’acqua azzurra e verde che cambia con le condizioni di luce.

 

Questo smeraldino angolo di paradiso si trova a 1.520 metri s.l.m. ed è situato nel territorio del comune di Nova Levante (Bz).

Ne abbiamo detto in questo articolo consigliando 5 passeggiate imperdibili tra le Dolomiti fassane e la Val d’Ega.

Abbiamo già visitato Carezza in condizioni meno armoniose.

Sì, infatti abbiamo raccontato come è cambiata la foresta Latemar che un tempo sorgeva rigogliosa intorno al lago in questo reportage.
Resta sempre una bellissima meta, la foresta è ancora presente ma meno fitta. La sua ricostituzione avverrà  in 150 anni, naturalmente e attraverso piantumazioni.

Tra l’altro Carezza è interessato da una leggenda molto famosa, quella della Ninfa Ondina.
La ninfa deliziò amava sedersi sulle sponde del lago e cantare. Per lei restavano ammaliati i viandanti del Passo di Costalunga e anche lo stregone di Masaré (la cresta del Catinaccio posta a destra della Roda de Vael). Chiese consiglio alla strega Langwerda, che gli disse “Travestiti da mercante e stendi un arcobaleno dal Catinaccio al Latemar, che la attirerà”. Lui così fece, creando un arcobaleno colorato di gemme preziose. Ma si dimenticò il travestiento e la ninfa, incuriosita di primo acchito, si spaventò e lo riconobbe, tuffandosi nel lago.

Lo stregone per la rabbia fece in mille pezzi l’arcobaleno e lo gettò nel lago. E’ per questo che ancora oggi il Lago di Carezza riflette i colori dell’iride e viene detto in ladino “Lec de Ergobando” (Lago dell’Arcobaleno).

Venite con noi in questo viaggio fantastico in una bellissima località naturale alpina.