Ti consiglio dei libri di montagna o sulle montagne, ispirati a viaggi in montagna, di grandi e nuovi scrittori.  Una lista di imperdibili e consigliati, alcuni dei quali sono indubbiamente ormai CLASSICI, nel senso voluto e inteso da ITALO CALVINO.

Pronto? Gusta con me, attraverso questo foto e parole, l’inverno e la montagna.

dalla Roda de Vael (Catinaccio), guardando verso l'Austria

dalla Roda de Vael (Catinaccio), guardando verso l’Austria – ph@sarabonfili

1) Paolo Cognetti, Le otto montagne

Un bambino cresce e si trasferisce con la famiglia paesino di Grana, ai piedi del Monte Rosa.

Pietro lì ritrova Bruno, che fa il pastore di vacche da latte. Un classico romanzo di formazione molto autobiografico. Pietro passa le estati e interiorizza le regole delle montagna. Poi inizia a camminare con suo padre, “la cosa più simile a un’educazione che abbia ricevuto da lui”. I due ragazzi da adulti si ritroveranno.

2) Mario Rigoni Stern, Il sergente nella neve

Un vero caposaldo.  Mario Rigoni Stern è indubbiamente considerato il maggior scrittore di montagna italiano, con Il Sergente nella neve, Il bosco degli urogalli (1962) e Uomini, boschi e api (1980).

Quindi oggi vi consiglio Il sergente nella neve (Einaudi, 1953), perché è un capolavoro che non si può non leggere. Non si tratta solo di neve, paesaggi e avventura, che certo non mancano perhé il sergente sta tornando dalla ritirata di Russia nella II Guerra Mondiale. Ma perché è pura poesia, una storia autobiografica scritta in un bel linguaggio popolare e forbito allo stesso tempo, fatto di dialettismi che tuttavia si capiscono come fossero termini di un’umanità comune, che comprende i cosacchi del Don e i soldati italiani di tutte le provenienze.

Soprattutto perché, per me, raccontando l’assurdità della guerra, è secondo me un inno sovranazionale alla pace.

3) Dino Buzzati, Barnabo delle montagne

Barnabo è un forestale, custode, insieme ad altri, della polveriera semiabbandonata in alta montagna.

Ma molto ambìta dai briganti. Una attesa, quella dei forestali, che ricorda l’altrettanto noto Deserto dei tartari. Ma qui il fatto atteso a un certo punto succede: i banditi uccidono il comandante delle guardie. E Barnabo, che per paura aveva abbandonato il posto di guardia, viene radiato. Ma lui resterà sempre su quelle cime, a far il suo lavoro, più coraggioso che mai.

Tutti i libri di Buzzati hanno un quid di genialità, ma questo descrive indubbiamente un’atmosfera di mistero di montagna, che ti rapirà.

4) Enrico Brizzi, L’estate del gigante. Viaggio a piedi intorno al Monte Bianco, Ponte alle Grazie

E’ tornato a camminare Brizzi, come avrebbe potuto smettere?!

Ho scritto la mia tesi universitaria su Enrico Brizzi (tra gli altri), che gli ho anche donato. Lui raccontava di aver iniziato a camminare con l’arrivo del primo figlio, per interiorizzare un cambio d’epoca e far pace con se stesso. E non ha mai perso questa abitudine. Dopo i suoi Nessuno lo saprà, Il sogno del drago (dedicato al cammino di Santiago), Il diavolo in Terrasanta. Viaggio per terra e per mare da Roma a Gerusalemme, La via dei re. Viaggio a piedi tra le residenze sabaude, eccolo oggi che esplora il Monte Bianco d’estate.
La guida è un itinerario escursionistico di culto tra i più popolari in tutta Europa.

Percorre ad anello la strada tra i 1000 e i 2600 metri del Gigante delle Alpi, il Monte Bianco. Con un percorso alla portata di qualunque escursionista allenato, per 10/12 giorni con un dislivello totale di 10.000 metri.

Autunno 2020 - foto @Travelkeller di Andrea Camilli Meletani

Autunno 2020 sul Pordoi, Dolomiti – foto @Travelkeller di Andrea Camilli Meletani

5) Luca Mercalli, Salire in montagna. Prendere quota per sfuggire al riscaldamento globale, Einaudi, 2020.

Il famoso meteorologo Mercalli, simpatico volto televisivo, è da sempre un divulgatore scientifico attento al cambamento climatico.

Dalla pianura aveva pensato di trasferirsi in Trentino-Alto Adige, ma per motivi di lavoro, ha ritenuto importante mantenere la vicinanza con Torino. Eccolo quindi a ristrutturare uno chalet cadente in Val di Susa e a scoprire gioie e dolori di questa valle.

Inverno 2020 -Il Latemar a passo Costalunga

Inverno 2020 -Il Latemar a passo Costalunga

6) Franco Michieli, L’abbraccio selvatico delle Alpi. Una traversata alpinistica sotto il sole e le stelle, dall’adolescenza verso l’ignoto, Ponte alle Grazie, 2020.

Sono tanti i romanzi di formazione che raccontano l’avventura della maturità di un gruppo di ragazzi.

Tra questi c’è la storia di Franco e Andrea che con sacco a pelo e sacco da bivacco vogliono far la traversata delle Alpi, dal Mar Ligure all’Adriatico. 81 giorni, circa 2.000 Km, 219.000 metri di dislivelli, 25 cime tra le più significative della catena delle Alpi, bivaccando in ripari di fortuna. E tutto ciò è la vera storia dell’autore.

7) Marco Albino Ferrari, Mia sconosciuta, Ponte alle Grazie, 2020.

Albino Ferrari racconta la madre, fonte di ispirazione per lui, alpinista, giornalista e uomo.

La figlia ribelle della borghesia che diventa montanara, partigiana, da Courmayeur alla  Milano del Bar Jamaica e delle avanguardie artistiche. Ama Edi Consolo, agente segreto della Resistenza. Lui racconta la madre in un sunto veritiero e non idealizzato. Una donna con un legame indussolubile con il figlio a cui lasciare i suoi insegnamenti.

8) Enrico Camanni, L’incanto del rifugio. Piccolo elogio della notte in montagna, Ediciclo, 2015.

Enrico Camanni, alpinista, giornalista e scrittore, racconta le storie che rendono indimenticabili le notti passate in un rifugio d’alta quota, quando il silenzio avvolge la montagna e fuori si sentono solo il rumore del vento e le voci degli animali.

9) Marco Albino Ferrari, Alpi segrete. Storie di uomini e di montagne, Laterza, 2011.

Ancora Marco Albino Ferrari, giornalista di “Alp”, sceneggiatore, scrittore, alpinista.

Qui racconta storie vere e segrete di luoghi inesplorati. Ha chiesto ai vecchi, e gli hanno indicato dove compare l’orso, o dove sono le chiese affrescate di montagna. Fuori dalle rotte del turismo e dagli stereotipi. “Quando si dice Alpi, i più pensano subito alle solite (poche) cime famose: il Cervino, il Monte Bianco, il Gran Paradiso, le Dolomiti. Oppure alle località più alla moda. In realtà questi luoghi dell’industria del turismo non sono che spazi circoscritti. Oltre alle montagne da cartolina, si apre, infatti, il vasto ‘mare alpino’, un mondo appartato, in gran parte sconosciuto”.

10) Al ritmo delle stagioni. Un anno di vita in montagna, autopubblicato

Perché andarsi a complicare la vita vivendo un anno nella natura selvaggia? Per imparare a mettersi alla prova e adattarsi, con una mentalità comunque adattata alla modernità dei tempi.

Due trentenni stanchi della città, Alessia, biologa, e Tommaso, web designer,  hanno scelto di percorrere una strada alternativa verso la natura. Un libro per parlare anche di reddito e decrescita, autoproduzione, solidarietà, libertà.

11) Marco Balzano, Resto qui, Einaudi, 2020

Curon in Sudtirolo, in val Venosta, è un paese che non esiste più.

Di questo posto, si vede solo il celebre campanile sommerso nel Lago di Resia. E’ tra le immagini più fotografate d’Italia.

Il nuovo romanzo del vincitore del Premio Campiello 2015 racconta la parte sconosciuta delle lotte di un popolo intrappolato tra fascismo e nazismo. Attraverso gli occhi di una donna coraggiosa.

12) Carlo Budel, La sentinella delle Dolomiti. La mia vita sulla Marmolada a 3343 metri d’altitudine, Ediciclo, 2019.

A 42 anni, stufo della vita quotidiana, Carlo Budel decide di rispondere alla domanda di un gestore per la Capanna Punta Penìa, il rifugio in cima alla Marmolada, regina delle Dolomiti. Siamo a 3.343 metri d’altezza, e qui c’è un’altra vita quotidiana da imparare.  Il farsi la barba all’aperto, il rosso dell’alba, le condizioni meteo estreme, l’isolamento e la compagnia.