foto sito di Marcialonga

Ebbene, siamo giunti alla vigilia della famosa Marcialonga di Fiemme e Fassa  o Marcialonga skiing che si svolge ogni anno in una domenica di gennaio, quest’anno il 26 gennaio 2020.

Ci troviamo in zona Dolomiti, patrimonio UNESCO come si sa dal 2009.

 

Ma non voglio (per molti motivi, in primis perché non sono una giornalista sportiva) parlare dell’evento sportivo in sé ma di come le due valli si preparano ad accogliere migliaia di sportivi creando le condizioni ottimali perché la gara si svolga perfettamente, in sicurezza, nel divertimento e nel successo generale di organizzatori e partecipanti. Si dice che questa gara frutti a Fiemme e Fassa circa 9.000.000 di euro e  50.000 i pernottamenti a scopo turistico.

 

Torniamo un attimo indietro: cos’è la Marcialonga

Una gara di sci di fondo che nella sua variante Classica misura 70 km, parte da Moena, in val di Fassa (TN) per concludersi (in salita dopo la cd. Cascata!) nel centro di Cavalese, Val di Fiemme (TN).

Nella variante Light si parte da Moena e si finisce a Predazzo dopo 45 km di gara.  La pista segue il tragitto del torrente Avisio che collega le due valli e alcuni dei paesi più turistici delle Dolomiti.

La Marcialonga è un evento atletico a tutti gli effetti ma anche storico poiché la sua fondazione risale al 1971 per “colpa” di un gruppo di goliardici appassionati del fondo. Si ricorda quest’epoca con l’uso di sci e vestiario d’antan antecedente al 1976 nella Marcialonga Story, una sfilata che riesce ad un

ire nostalgia e spettacolo.

Gli eventi collaterali sono molti: il venerdì precedente la Marcialonga Baby, sabato la Minimarcialonga  (6-12 anni) e la Marcialonga Young (fino ai 20 anni).

Sempre il sabato si svolge Marcialonga Stars, un connubio di sport e beneficienza con una raccolta fondi in collaborazione con LILT, la Lega Italiana per la Lotta ai Tumori a sostegno di progetti benefici.

La gara di sci è collegata ad altre due sfide Marcialonga che si svolgono in altri periodi dell’anno: la Marcialonga Cycling Craft e la Marcialonga Running Coop.

 

IL MOTORE DELLA MARCIALONGA

Il motore è nell’organizzazione e nella collaborazione tra tutti gli enti, pubblici, provati, il maggior sponsor Montura e i piccoli sponsor. Gli oltre 300 i volontari che preparano caffé, merende, si occupano della viabilità, contribuiscono alla riuscita della cosa.

 

In Val di Fassa

 

La cosa più bella per me sta nel raccontare come si prepara l’evento, nel mio caso in Fassa, poiché qui vivo.    GUARDA IL VIDEO DEL MIO HOME TOUR

Le strade della Val di Fassa da un paio di settimane sono addobbate delle bandiere dei paesi partecipanti alla gara; ci sono luminarie a tema “sci di fondo”, e ogni centro urbano ha la sua cascata di ghiaccio abbellita da sagome di sciatori.

 

I bimbi all’asilo e nelle scuole preparando disegni e progetti a tema. In una giornata i genitori partecipano alla “Marciacurta”, evento non competitivo di chilometraggio ridotto, e i bimbi delle scuole (come il mio!) vengono accompagnati a far il tifo ai loro genitori.

(Ci si sente un po’ eroi per un giorno).

Le strade si riempiono di sponsor, le cittadine si popolano, i ristoranti si preparano a fare il triplo turno o a inventarsi un menu marcialonga, la neve viene mantenuta in condizione perfetta.

Quest’anno il panorama è imbiancato da novembre, quindi è poca la neve artificiale. Nelle piste è servita solo a consolidare la precedente e si sposta invece con camion rimorchio nei punti di raccordo che normalmente sono strade transitabili urbane e extraurbane.

Tra queste c’è il centro di Canazei, dove la gara avrà il giro di boa già di prima mattina, per tornare giù dall’altra sponda dell’Avisio.

Nella preparazione della pista ecco che davanti ai miei occhi tonnellate di neve vengono sparse dai camion nelle principali strade di raccodo dei paesi, per poi essere pressate da un gatto delle nevi. In una mezz’ora dove ho transitato in auto, potrò solo passare con gli sci di fondo.

Ecco che mi ricordo che in questi luoghi, gli sci erano il primo mezzo di trasporto, e bisognerebbe usarli ancora (tempistiche lavorative permettendo) per una viabilità alternativa.

Cèsa Floriana

I LØVE CANAZEI

Sto calpestando la pista cittadina in piazza in pieno “I LØVE CANAZEI“: è lo slogan che si attua da qualche anno per valorizzare attività ricettive e commerciali.

Canazei, la perla della Val di Fassa, è l’ultimo comune della valle, quello più a ridosso del massiccio del Sella del Sassolungo e della Marmolada. E’ amato dagli sciatori e dai ciclisti per il percorso “Sellaronda”.

Famosa è anche la Sellaronda Skimarathon, gara in notturna di sci alpinismo, solo per vere rocce!

Canazei fa parte del Dolomiti Superski, i comprensori comodamente raggiungibili dai paese per tutti gli appassionati dello sci. Per il fondo c’è anche l’anello del Ciampac a 2100 metri di altitudine con panorami fantastici.

Infinite le possibilità di soggiornare e di godere del relax. Il Croce Bianca Leisure & Spa Hotel  e l’Hotel Dolomiti sono probabilmente i più famosi, per la posizione centrale e il livello superior,  ma c’è l’imbarazzo della scelta.

Tra le visite d’obbligo: la chiesa della Madonna della Neve nella frazione di Gries,  la Chiesa di San Floriano a Canazei, la Cèsa Floriana in Strèda dò Ruf de Antermont a Canazei, interamente decorata in stile, una delle costruzioni tipiche più fotografate; l’Enoteca Valentini per assaggiare tutti i prodotti tipici, non solo vini e liquori.

 

Guardando all’Estero

Si collabora molto con l’area scandinava, zona da cui provengono la magiorparte dei partecipanti sciatori, e anche con la gara Bieg Piastowin Polonia.

Inoltre la Marcialonga Ski è in trasmissione diretta non solo su Sky Sport ma sulle reti di una ventina di nazioni, per 72 ore totali.

Noi la vivremo con migliaia di pettorali e tute colorate che si muoveranno sugli sci fino al pomeriggio tra le Valli di Fassa e Fiemme.

Vi consiglio caldamente di prenotare un alloggio, a Canazei, Vigo, Moena, Mazzin o dove preferite e di venire a vedere questo colorato spettacolo.