L’ 11 novembre è la Festa di San Martino, vescovo di Tours nel IV secolo.

A lui sono riferiti riti, usanze e consuetudini “mangerecce” in molti luoghi d’Europa.

Castagne  e vino nuovo si assaggiano in questo giorno, ma per tradizione e per cultura agricola tra Ottobre e Novembre, non solo per la festività di San Martino. Infatti questo periodo è produttivo in Alto Adige, tanto da essere chiamato la “quinta stagione”.

Perché? Scopriamolo insieme.

Finisce la vendemmia, le foglie sono gialle, i castagneti e i boschi invitano a passeggiarci in mezzo. Ci sono in Alto Adige pittoreschi paesi di montagna, come quello dove siamo stati noi, Laion (Lajen), in provincia di Bolzano, tra la fine della Val Gardena (leggi) e la valle Isarco (tra Ponte Gardena e Bressanone), dove si può fare il Törggelen.

L’esperienza

Significa passeggiare tra monti e vigneti, concludendo il tour con una tappa gastronomica negli antichi masi.
Sono aziende agricole che per l’occasione aprono le porte ai visitatori, accogliendoli nelle storiche stube di legno, piene di simboli religiosi, fotografie e ricordi dei fondatori delle antiche case.

Entriamo nei loro “rifugi” e mangiamo ciò che consumano e mangiano loro da secoli: i teneri ravioli “Schlutzkrapfen” ripieni di spinaci, i canederli, la carne salmistrata e le salsicce con crauti e patate. Poi le caldarroste, i krapfen (che qui sono una sorta di frittella chiusa e ripiena di marmellata o semi di papavero).

Si beve “Siaßer” ovvero il mosto d’uva,  succo di mela, vino della casa. Si accompagna tutto con il pane scuro e quello di segale con i semini di finocchio e cumino, lo Schüttelbrot,  che si mangia in tutto l’arco dolomitico.

E’ una esperienza magica, fatta di amore per il paesaggio e curiosità per le tradizioni. E ognuno può trovarci delle somiglianze con gli usi della propria terra d’origine.

Sapete che “Törggelen“ deriva da “torggl“ e dal latino torquere? L’atto del pigiare l’uva nel torchio!

in questo LINK trovi tutti i masi storici consigliati dalla provincia di BZ per il tour originale.  Alcuni, li abbiamo visitati anche noi, e in alcuni si può anche soggiornare.

Dove dormire:

Consigliamo a Ceves l’Agriturismo Hatzeshof, un maso del Settecento ristrutturato con appartamenti moderni e veramente confortevoli, adatti a tutti i “formati- famiglia”. La zona è davvero panoramica, con vista sul Sella e Sassolungo e Sassopiatto, Sciliar e montagne austriache. La gentilezza della proprietaria, Anita, vi conquisterà. Con il marito Andreas segue la vita di cavalli, mucche, conigli e galline, prepara da mangiare e gestisce questa casa d’altri tempi con energia e simpatia.

E’ stato tutto ristrutturato a regola d’arte, con dovizia filologica, e i dettagli storici del maso sono stati mantenuti.

Andateci e fateci sapere! INFO:

https://www.hatzeshof.it/it/

Dove mangiare:

Sicuramente la gentilezza del personale e la prelibatezza dei cibi (compreso un freschissimo succo di mela appena spremuto) ci spinge a citare il maso Unterfinser- hof a Novale di Laion.

 

Se vi capita di fare questa esperienza, scrivetelo nei commenti. I miei scatti dedicati all’#altoadige sono sulla mia pagina Instagram, QUI.

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