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Space Junk, i rifiuti dello spazio che parlano di noi

Space Junk, la mostra del Museion

 

L’artista Sonia Leimer al Museion di Bolzano con “Space Junk” riflette sulle moderne condizioni di vita, il progresso e le sue conseguenze ecologiche. L’artista, che vive  a Vienna, è da sempre interessata alle tematiche inerenti il lavoro e la globalizzazione. Ho visitato “Space Junk” in ottobre, ma la mostra, date le attuali norme anticontagio è stata per ora prorogata al 31.01.2021.

Gli “space junks” sono i rifiuti caduti sulla terra, provenienti dalle navicelle spaziali e dai satelliti inutilizzati o abbandonati. L’artista li ha ricostruiti al dettaglio grazie a informazioni riservate sui materiali e a un profondo studio.

E non dimentichiamo che l’esposizione si cala nel contesto di una pandemia globale: paiono ancora più attuali le riflessioni della Leimer sulle interconnessioni dei mutamenti ambientali, sanitari e tecnologici che interessano l’intero pianeta.

La mostra è a cura di Letizia Ragaglia e Frida Carazzato.

Il nuovo corso del Museion

Sotto la guida del direttore Bart van der Heide, da giugno 2020 il museo ha iniziato a compiere i primi passi per ampliare il suo profilo istituzionale e diventare molto di più della somma delle sue mostre. Una nuova visione nell’ecosistema culturale e interdisciplinare del territorio, tra Italia e Mitteleuropa.

Museion Passage è lo spazio al pianoterra di Museion che ospita infatti opere della collezione, indipendentemente dalle mostre in corso.  Inaugurato dall’installazione 102 Signs for a Museion Fence dell’artista Matt Mullican (1951, Santa Monica, CA). Per tutto l’inverno l’opera offrirà spunto per dibattiti e azioni sul ruolo di Museion all’interno del panorama culturale.

Ecco un nuovo strumento, il Museion Bulletin, una piattaforma editoriale on-line trilingue, che dà spazio alle tre comunità culturali della regione altoatesina.