Ecco il nostro itinerario tra Praiano e Amalfi
Praiano è il paesino di pescatori al centro della Costiera Amalfitana, quel luogo speciale e meraviglioso amato soprattutto dai turisti americani in Italia.
A caratterizzare Praiano è la lontananza delle case dalle spiagge, che si possono raggiungere solo percorrendo lunghe scalinate contornate da terrazzamenti di limoni, giardini fioriti e uliveti.
Ma è naturalmente proprio questo a rendere Praiano bella e speciale senza essere esclusiva ed elitaria, come invece è diventata Positano.
Praiano è la parte alta, mentre la parte bassa si chiama Marina di Praia.
La Chiesa di San Gennaro situata a Vettica Maggiore è una delle chiese del paese, ma è forse la più nota e fotografata. Infatti nella sua piazza durante la Festa delle Luminarie, dall’1 al 3 agosto di ogni anno, vengono accese migliaia di candele, poggiate a terra come a costituire un disegno sacro e affascinante. Questa immagine è una delle più famose di tutta la Costiera Amalfitana.
Nata sulle rovine di una chiesa del ‘200, nasce in epoca rinascimentale su pianta basilicale a tre navate; l’interno e il pavimenti sono rivestiti dalla maiolica tipica della Costiera Amalfitana, rendendola perfettamente integrata con la piazzetta.
Le luminarie in realtà interessano tutti i vicoli e i terrazzi del paese, che partecipano così alla celebrazione di San Domenico (4 agosto).
Il paesino si anima di videomapping e performance con il fuoco, fino a concludere solitamente la festa con un concerto.
Vi segnaliamo la Chiesa di San Giovanni Battista, di stile romanico, con richiami in Barocco e il pavimento interamente in maiolica e la Parrocchia di San Luca Evangelista, barocca, nella parte alta e in salita del paese, servita anche da un autobus.
Amalfi
Antica repubblica marinara, paese affascinante, dedalo di viuzze, toponimo ormai indiscusso del “limone”, luogo di pescatori. Sono tanti i motivi per andare ad Amalfi, tra cui assaggiare le sue famose (un po’ costose) granite di limone e limoncello.
Soprattutto e in modo assoluto dovete visitare il Duomo (o cattedrale).
E’ dedicato a Sant’Andrea con la scalinata infinita che lo fa emergere nel mezzo di vicoli e piazzette.
Il Duomo nasce da due chiese, una del IX, l’altra del X secolo, unite poi tra loro e rimaneggiate con elementi gotici, barocchi e rococò.
La facciata attuale è stata costruita nel XIX secolo da Errico Alvino in stile neomoresco.
Il nostro consiglio
Ricordate che in tutta la Costiera Amalfitana le strade sono strette e frequentatissime, servite da una rete di corriere che però spesso intralciano il traffico. Vi consigliamo quindi dove potete, di andare a piedi, altrove di affittare un motorino. Troverete molti rent-a-car (moto) lungo la strada e vi assicuriamo che tra la brezza e la bassa velocità godrete a pieno del panorama che si apre a ogni curva!
Tutto ciò che non potete perdere in questa zona
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- Dovete visitare Ravello, abbarbicata sul monte in alto, lontana dal mare: con il suo panorama e il suo festival musicale vi farà venire i brividi. La sua nota “Terrazza dell’infinito” offre una vista mozzafiato sul golfo.
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- Villa Rufolo è il gioiello di Ravello. Costruita nel XIII secolo, stregò anche Wagner, e chiunque visiti i suoi giardini fantasiosi.
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- Se possibile, vi consigliamo di assistere al Ravello Festival, che comprende proposte musicali di livello, dalla classica al jazz, e che si tiene tra la terrazza e l‘Auditorium Niemeyer.
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- Non potete perdere ad Amalfi l’antico cantiere (l’ Arsenale) dove si costruivano le galee della Repubblica Marinara, oggi sede del Museo della bussola e del Ducato Amalfitano.
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- Vale una visita anche il Museo della Carta, un’ex-cartiera trasformata in museo nel 1969 per volere di Nicola Milano, proprietario della cartiera e membro di una importante famiglia cartaria amalfitana. Il museo si trova nella valle dei Mulini, e offre la visita di sale con macchinari, utensili per la carta a mano, fotografie e stampe documentaristiche e una biblioteca a tema. Come per altri musei del genere (cfr. quello di Fabriano) si assiste alla realizzazione di un foglio di carta a mano.
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- Tra Maiori e Minori si svolge una passeggiata di media difficoltà di circa un’ora, chiamata “Il Sentiero dei limoni”, in realtà antica strada urbana tra i due paesini e il villaggio di Torre. Un percorso che consente tra casette, scalinate da scendere e salire e terrazzamenti, di vedere le piantagioni del frutto più famoso ella Costiera e di sentirne il profumo. Tra primavera ed estate avviene la raccolta ed è possibile assistervi.
- Nel mare tra Praiano e Positano vedrete l’arcipelago de Li Galli dette anche le Sirenuse. Si tratta di tre isole, Gallo Lungo, La Rotonda e Dei Briganti, dal passato mitico abitate fin dai Romani. Gallo Lungo in particolare ha proprio la forma di un essere marino con la coda. Sono molte le leggende che collegano questo arcipelago al mito di Scilla e Cariddi (Stretto di Messina) e alle sirene di Ulisse, oltre che al mito degli Argonauti. Li Galli hanno da sempre esercitato un grande fascino, tanto da renderle ambite da molti personaggi famosi. Nel 1924 il coreografo e ballerino russo Léonide Massine acquistò l’arcipelago, con una villa abbellita dall’architetto Le Corbusier. L’isola fu di Rudolf Nureyev, fino alla sua morte nel 1993.
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- Positano è il borgo chic dai colori pastello che vale mille visite, detta anche “la città verticale” o la “wedding cake” proprio per la sua speciale conformazione di case in un dedalo di vie. Da un lato offre la vista su Li Galli, dall’altra, incanta con scalinate, localini, hotel lussuosi e negozi di “moda mare Positano” (con pezzi come tuniche, camicie di lino, pantaloni capri a cappelli a tesa larga). Il bagno si fa a Spiaggia Grande, o nella piccola Fornillo.
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