Tra Bocca Trabaria e Alpe della Luna, a pochi chilometri dal confine tra Marche, Umbria e Toscana.
C’è qui una casa in mezzo al bosco totalmente autosufficiente che è una struttura ricettiva. Si chiama ValdericArte, e Maria Stella Rossi è la responsabile di questo posto speciale.
- Maria Stella, qual è la tua attività?
La mia attività è prendermi cura del mio sogno-progetto di vita: ValdericArte, una residenza creativa immersa nel bosco dell’Alpe della Luna nella quale vivo con la mia famiglia. Qui gli ospiti possono soggiornare nella formula del bed and breakfast ed essere parte di più esperienze: hanno la possibilità di vivere gli spazi della struttura: studio di scultura della scultrice LUBERTI – mia mamma -, sala di pittura, biblioteca, salotto musicale; partecipare ai laboratori di arte, natura e cucina e prendere parte agli eventi, come giornate a tema e workshop che organizzo tramite le due associazioni che ho fondato e che qui hanno sede.
Le associazioni sono ValdericArte Creative Residence e Associazione Paleo Italia. Tutto ciò si sta realizzando sempre meglio perché oltre all’aiuto della mia famiglia, ho il supporto totale del mio compagno di vita Fabio che si occupa di agricoltura e di ciò che concerne l’autosufficienza.
Oltre a progettare, studiare e organizzare queste attività, porto avanti la ricerca e la sperimentazione nel campo del colore naturale, delle erbe spontanee, del “foraging” ossia della spesa nel bosco, di “cucina spontanea” e “paleo…litica” e… divulgo ciò che imparo!
- Ti consideri una paleo-chef?
Mh… direi di no, anche se non è del tutto sbagliato. I problemi in questa etichetta sono che non mi piace molto definirmi e che io non vengo dal settore della cucina. Ho una formazione artistica: ho studiato pittura. Il tipo di educazione che ho avuto la fortuna di ricevere mi permette di usare la creatività nel mio lavoro e nei settori in cui ricerco e sperimento, tra questi ci sono appunto la cucina e ultimamente anche il mondo dei fermentati, ma anche l’arte, le erbe, la cosmetica e il colore… Non esiste una barriera tra un’applicazione e l’altra, tutto è collegato come lo è del resto nella natura.
- Che cos’è paleo, al di là della dieta?
Paleo intanto deriva da paleolitico e per me che ci “credo” – uso questa parola anche se non si tratta di una religione -, è una filosofia di vita che si ispira alle abitudini dell’uomo cacciatore-raccoglitore cominciando dallo stile di vita, dall’alimentazione, dal rapporto con la natura, dallo stare all’aria aperta e in movimento e tutto ciò per STARE BENE! Le varie spiegazioni scientifiche, evoluzionistiche, ma anche storiche, antropologiche, artistiche, ambientali e naturali, stanno alla base di tutta questa filosofia. Tengo a precisare anche che il termine dieta lo intendo nella sua accezione originaria, deriva infatti dal greco “díaita” = di “stile di vita”, “modo di vivere”, anche il digiuno paradossalmente fa parte della dieta.
- Cosa ti ha spinto a sposare questa filosofia di vita anche nella tua attività ricettiva?
Da quando ho iniziato a seguire la “dieta paleo” – lo stile di vita lo seguivo già in parte proprio per il fatto di aver scelto di vivere in un bosco e di raccogliere erbe -, mi sono accorta sulla mia pelle delle positive conseguenze soprattutto a livello di energia sia mentale sia fisica. Chi segue questa dieta spesso, ad oggi, non lo fa per motivi culturali, lo fa per risolvere problemi di salute o per motivi sportivi, mi è sembrata quindi una buona idea quella di offrire un qualcosa in più, qualcosa che ancora in Italia non c’è, né come ricettività né come ristorazione. Nel 2014, andando un po’ controcorrente, ho deciso quindi di offrire l’“ospitalità paleo” che tra l’altro è perfetta per i celiaci e gli intolleranti al lattosio perché elimina cereali, latte animale e derivati, oltre allo zucchero raffinato e ai legumi. La mia, tra l’altro, è anche un’iniziativa per la divulgazione, perché nel mio lavoro, pur vivendo in un bosco, ho l’occasione di conoscere e di parlarne con molte persone!
- Da dove hai iniziato ad esplorare, ad imparare e a sperimentare?
Ho iniziato fin da piccola coi colori, coi materiali, osservando la natura…. ma l’esperienza che più di ogni altra ha segnato la mia direzione, oltre alla borsa di studio a New York che mi ha aperto gli occhi sul mio progetto, è stato vincere la borsa di ricerca sui colori naturali vegetali e cioè sulle tinte che possiamo ricavare dalle antiche piante tintorie. Da lì è nato un amore: ho iniziato a studiare queste essenze, a cercarle sul campo a sperimentarle in tintura, negli acquerelli e successivamente nella cucina a colori… A un certo punto, infatti, mi sono focalizzata sul fatto che alcune di queste erano anche spezie o comunque venivano utilizzate nell’alimurgia (l’uso delle piante selvatiche nell’alimentazione, ndr.) e nella nutraceutica (“nutrizione” +”farmaceutica”, lo studio di alimenti con funzione benefica, ndr.). Ho poi esteso lo studio alle piante spontanee edibili che raccolgo nel giardino-bosco di ValdericArte e che sperimento nella cucina, una sorta di laboratorio alchemico.
- Cosa c’è dietro alla natura che dimentichiamo di esplorare?
Questa è una domanda molto impegnativa. Posso dire che sicuramente c’è molto e spesso è qualcosa che non si può spiegare. A volte è ciò che non si è coscienti di cercare, può essere l’energia, l’ispirazione, l’insegnamento, la spiritualità, la bellezza… tutto quello che Ildegarda di Bingen, una delle mie Maestre, chiama viriditas e cioè la forza della vita. Nella natura c’è tutto quello di cui abbiamo bisogno e questa citazione rende ancora meglio l’idea:
“La natura selvaggia contiene delle risposte a domande che l’uomo non ha imparato a porre”. Nancy Newhall
- Quali sono le iniziative di cui ti senti più orgogliosa?
Sono orgogliosa di tutte gli eventi-passeggiate focalizzate sul riconoscimento e sulla raccolta delle erbe con la mia Maestra Loretta Stella, regina sciamana del Monte Nerone. Sono fiera della collaborazione nata con il Dott. Fabio Piccini che si è già concretizzata in due occasioni: nel workshop “Idee in fermento” e nel workshop “La cucina spontanea”. Più di ogni altra cosa mi sento felice di aver avuto la forza di creare ValdericArte, di credere nei miei sogni e di fare quello che sento, ma sarò ancora più soddisfatta, spero, di iniziative che ancora non ho realizzato!
- Dove ti troviamo?
Mi trovate nell’“Isola che c’è” e cioè a ValdericArte alle pendici di Bocca Trabaria a 700 metri di altitudine. L’indirizzo esatto è località Valderica 8, comune di Borgo Pace, Provincia di Pesaro e Urbino, regione Marche.
Se telefonate o suonate al campanello e io non rispondo non preoccupatevi perché potrei essere nel bosco a raccogliere qualcosa… lasciate un messaggio… appena scendo vi richiamerò! In ogni caso sempre meglio avvisarmi del vostro arrivo! Grazie mille e un saluto a tutti i vostri lettori…e i lettori che verranno!
Ringraziando Maria Stella per questo “incontro”, vi invitiamo a visitare i suoi “luoghi” sul web: www.valdericarte.com oltre che alla pagina facebook https://www.facebook.com/ValdericArte/?fref=ts