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Verona romana e moderna, tra i Maya e Picasso

Verona ci accoglie nel freddo, ma donandoci una bellezza da lasciare senza fiato.

Live the Christmas atmosphere in Verona!

Live the Christmas atmosphere in #Verona, in Piazza delle Erbe, in the centre, in "Giuletta's house", in Palazzo della Gran Guardia, at the roman theatre and at the famous ARENA!

Posted by TravelKeller on Thursday, 28 November 2019

Palazzi storici affrescati, le piazze più famose come la Piazza delle Erbe e le attrazioni più note come la casa di Giulietta (visitabile) e quella di Romeo (non visitabile, ma affascinante al solo sguardo della facciata esterna). E poi l’imponente Arena, addobbata per l’inverno da un’enorme stella cadente.

 

Abbiamo prenotato nel Bed & Breakfast Agli abbaini, fuori dal centro ma a un passo da esso,  vicino al PONTE PIETRA da cui si raggiungono i principali centri di interesse, come la CASA DI GIULIETTA, l’Arena, PIAZZA DELLE ERBE. (Potete vedere il loro sito qui).

Silvia, la proprietaria del B&b Agli abbaini, ci fa vedere la nostra stanza e gli spazi comuni. Tutto, dal pavimento all’arredamento, all’Olivetti autentica sa di vintage, ma è assolutamente accogliente, dalle sale ai corridoi all’ascensore panoramico.

E infatti Silvia ci racconta a lungo della sua famiglia, di cui fanno parte architetti e antiquari.  Osserviamo i quadri, i lampadari, la mobilia, e restiamo piacevolmente colpiti dalla sua ricca colazione da brava madre di famiglia e da ex proprietaria di un locale tipico. Ci offre succhi, marmellate, crepes dolci con nutella appena fatte, cappuccino caldo e caffè. Una delizia infinita!

Approfittiamo del balcone al quarto piano per avere una preview del panorama dall’alto: il teatro romano, costruito e un pendio che è esso stesso cavea, al di là dell’Adige; il fiume con i suoi ponti, come l’antico Ponte Pietra, quello che percorriamo noi per andare in centro.

Ci sono due attrazioni nella città invernale: la mostra nelle sale di AMO (Arena Museo Opera di Verona), Picasso. Figure (1906-1971), che torna in città  a distanza di ventisei anni dall’ultima retrospettiva veronese intitolata a Pablo Picasso e la mostra sui Maya sottotitolata “Il linguaggio della bellezza”, nel Palazzo della Gran Guardia.

La mostra picassiana è curata da Emilie Bouvard e presenta 92 opere prestate dal Musée National Picasso di Parigi, dal cubismo agli Anni Settanta. Ci accompagnano nella visita i grandi capolavori: l’Uomo con mandolino (1911-13), Olga col collo di pelliccia (1923),  Il Bacio (1931), Ragazzo con l’aragosta (1941), Madre e figli che giocano (1951), Le Déjeuner sur l’herbe da Manet (1960), L’abbraccio (1970).

alcuni momenti del mio lavoro

 

La mostra Maya – Il linguaggio della bellezza è organizzata dal Governo della Repubblica, Ministero della Cultura e Instituto Nacional de Antropología y Historia messicani, Arthemisia Group e Kornice, Comune di Verona e AMO.

Ci muoviamo con reverenza e fascinazione tra gli oltre 250 reperti, provenienti dai principali musei del Messico. Steli monumentali con scrittura glifica, sculture, porzioni di architravi o elementi decorativi in stucco, figure in terracotta e in pietra, strumenti musicali, maschere funerarie in giada, gioielli, recipienti, portastendardi e incensieri dalle fattezze animali o fantasiose, che abbracciano i periodi Preclassico, Classico e Postclassico (dal 2000 a.C. al 1542 d.C.)

 

 

Di entrambe le mostre, come di tutto il resto, diamo conto nel video che postiamo qui sotto. Fateci sapere cosa ne pensate!

-servizio e montaggio di Sara Bonfili-

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