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Vintage: 5 motivi per cui scegliere di dar nuova vita ai capi usati

Sapete quanto si produce nell’abbigliamento ogni anno? 100 miliardi di capi. Che, immaginiamo, possono durare anche solo una stagione.

Alcuni durano, certo, alcuni o molti anni: quelli di buona fattura o sartoriali, assemblati con cura e maestria, realizzati con tessuti naturali.

Ma i capi di fast fashion spesso seguono le mode, sono realizzati spesso con tessuti sintetici, trattati con sostanze chimiche che possono essere dannose per la nostra pelle.

I tessuti, se di bassa qualità, si rovinano, slabbrano o stingono con i lavaggi. Insomma, non si fanno quasi mai grandi affari.

Soprattutto

ogni anno vengono buttate in discarica e inceneritori 70 milioni di tonnellate di abiti usati

Guarda il mio short (reel) all’evento pop-up VinoKilo di Bozano!

 

Dunque questo non è un articolo contro un particolare mercato, ma è una presa di posizione sulla necessità di smettere di inquinare. In tutti i modi possibili, uno di questi, comprando meno o riciclando.

In un mondo di iper-produzione e iper-consumo gli abiti si possono:

  • donare
  • riciliare
  • compare usati

Alimentando il mercato del vintage, dando seconda vita a quel vestiario per cui l’ora fatale non è ancora scoccata!

 

Ecco almeno 5 mitivi per comprare o regalare capi second hand o vintage.

1- Col vintage si ricicla e non si butta

Siamo abituati al fast fashion: si seguono le mode e quando non ci piacciono più i vestiti si buttano. Perché il fast fashion significa bassa qualità. Mentre i capi di seconda mano e vintage sono venduti in ottime condizioni, sembrano stati prodotti ieri.

2- Col vintage si impara

Scoprendo tessuti riciclati e arredi, tavoli di bistrò o vecchie insegne, mobili e dettagli, dischi in vinile e vecchi accessori, si impara molto.

E’ una reazione verso il consumismo di massa, verso i prodotti con durata definita dal mercato.

3- Col vintage si è estetici e valorizzati

Il vintage style è bello. Perché ricorda gli anni passati, che inevitabilmente ritornano in voga (ve ne siete accorti?).

Perché spesso le linee di un tempo sono state disegnate da bravi stilisti e designer, e curate nei dettagli. Perché lo stile d’antan è fine, e si nota sempre. 

4- Col vintage si  è critici

Scegliendo capi vintage, si apprezzano i tessuti di un tempo, molto più duraturi e di qualità. I capi vintage possono essere rivenduti in ottime condizioni, poiché sono stati disegnati, cuciti bene con tessuti di qualità che restitono ai lavaggi e al tempo.

5- Col vintage si è unici

Un altro vantaggio è che scegliendo bene tra i tantissimi capi second-hand si possono acquistare vestiti unici,.

L’esclusività va bene per chi vuole uno stile tutto suo e non vuole ritrovarsi accanto a un altro vestito uguale, come accaduto nella famigerata vicenda della principessa (ex giornalista) di Spagna Letizia Ortiz, vestita da Zara come la sua premiata. Le foto dell’accaduto sono diventate virali e hanno attirato critiche (più che elogi per la verità) alla principessa “popolana”.

 

ONLINE

Si trovano online in siti specifici o in Vestiaire Collective, Vinted, Depop, Wallapop e Ebay.

Ma ci sono bei negozi vintage, in grandi città come Roma, Milano, Firenze, che hanno ottimi siti di e-commerce.

Siete o no d’accordo con me? Fatemelo sapere nei commenti.

Seguite l’intervista al fotografo che usa solo la calotipia:

 

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