Cosa fai quando sei a Barcellona e vuoi incontrare Picasso?
Ti metti sulle sue tracce.
Pablo Picasso era orginario di Malaga, poi si spostò a La Coruna, a Madrid, a Barcellona, a Parigi ospite del pittore barcellonese Isidro Nonell, e infine in Costa Azzurra, a Mougins, dove morì. Ma passo tanti anni a Barcellona, dove molti sono gli angoli di città che parlano di lui.
Io sono una Picasso-lover, seguitemi!
1a tappa: il palazzo dell’ordine degli architetti
Il Collegi d’Arquitectes de Catalunya, la sede dell’ordine degli architetti di Catalogna, si trova al lato della piazza della Cattedrale, in Plaça Nova 5.
Qui c’è l’unica opera di Picasso all’aperto, e si tratta di un fregio/graffito sulla facciata del palazzo.
Al numero +34 933 01 50 00 si possono prenotare visite.
Raggiungerlo è facilissimo: si trova 5 minuti dalle fermate metro Liceu (lina verde, sulla Rambla) o Jaume I, in pieno barrio gotico.
2a imperdibile tappa: il Museo Picasso
Il Museo Picasso di Barcellona raccoglie una delle più vaste collezioni di opere di Pablo Picasso, ed è uno dei più famosi e visitati musei della città. Si raggiunge facilmente a piedi, in calle Montacada, dalle fermate della metro Liceu, Jaume I o Arc de Triomf.
Il museo è ospitato in cinque palazzi di epoca medievale contigui tra loro, nel quartiere de La Ribera, nei pressi del Gotico. Ciò basterebbe anche ai non appassionati per visitarlo.
I luoghi di interesse adatti a tutti, che si raggiungono da qui, sono il Museo Europeo d’Arte Moderna, la Basilica di Santa Maria del Mar, il Museo del Cioccolato, la Plaça del Rei.
La collezione permanente del museo è costituita da 4.249 opere, la maggior parte delle quali risalgono alla gioventù dell’artista, trascorsa appunto a Barcellona. Picasso si trasferì in città nel 1894 quando suo padre, un insegnante d’arte, che già aveva viaggiato per lavoro finalmente fu impiegato a Barcellona.
Tra le opere più rappresentative esposte ci sono due dei suoi primi capolavori, La prima comunione del 1896 e Scienza e carità del 1897.
In particolare, la visita al Museo Picasso, svela il particolare rapporto dell’artista con Barcellona, un rapporto formatosi nella fanciullezza e nell’adolescenza e continuato fino alla sua morte.
L’indirizzo del Museu Picasso è Montcada 15/19, Ciutat Vella-La ribera.
Gli Orari (+info)
Lunedì: dalle 10:00 alle 17:00.
Da martedì a domenica: dalle 9:00 alle 20:30 (giovedì fino alle 21:30).
Chiuso: 1 gennaio, 1 maggio, 24 giugno e 25 dicembre.
3a tappa: “Eravamo 4 gatti al bar”
Il ristorante modernista “Els Quatre Gats” (“I Quattro Gatti”), che fa il verso al cafè “Le Chat Noir” di Parigi, ed è tutt’oggi in funzione come ristorante di cucina tipica catalana e mediterranea. Da provare assolutamente.
Ci siamo andati, talvolta, ed è un po’ appartato alla esquina (all’angolo) nel quartiere della ciutat Vella (città vecchia).
Storico il posto e anche il palazzo, che si chiama Casa Martí, progettato dall’architetto Josep Puig i Cadafalch in stile – neanche a dirlo – modernista.
All’epoca in cui lo frequentava l’artista di Malaga, era il luogo di incontro di intellettuali e artisti e Picasso vi allestì la prima mostra personale, nel febbraio 1900, oltre a rappresentarvi pièce teatrali.
Ancora oggi rappresenta un simbolo, un centro culturale in cui si volgono corsi di pittura e concorsi e una location importante per i concerti di musica tipica durante il fine settimana (guarda il sito).
4tappa: L’edifici dels Porxos d’en Xifre
Dichiarato opera d’interesse storico (è protetto come “Bé Cultural d’
Si trova in Passeig d’Isabel II e può essere raggiunto facilmente dalla fermata “Parc de la Ciutadella” o Ciutadella- Villa Olimpica (linea 4, gialla).
Fu in uno dei molti appartamenti di questo palazzo, al terzo piano, che Picasso andò ad abitare appena arrivato a Barcellona. Era il 1895.