A Fermo, a cura di Vittorio Sgarbi

“Una festa. È stata l’ultima festa della pittura italiana”.

Con queste parole Vittorio Sgarbi, curatore e Sottosegretario alla Cultura, ha presentato la nuova grande mostra a Palazzo dei Priori di Fermo.

Le sale del palazzo più prestigioso della città ospiteranno fino all’1 maggio 2023 “I Pittori della realtà. Verità e illusione tra Seicento e Novecento”.

Ben 80 opere permettono di rileggere e scoprire una particolare stagione dell’arte italiana del dopoguerra: l’avventura entusiasmante dei “Pittori moderni della realtà”. Questo gruppo di artisti controcorrenti, dalle provenienze e storie più diverse, esordì nel 1947 scagliandosi contro gli esiti del modernismo, per difendere e recuperare la grande tradizione pittorica rifacendosi, in particolar modo, all’arte seicentesca, da Caravaggio alla pittura spagnola e fiamminga.
L’esposizione a Fermo si inserisce tra i principali eventi culturali del progetto regionale “Il Seicento nelle Marche”. Co curatrici insieme con Vittorio Sgarbi sono Beatrice Avanzi e Daniela Ferrari. La mostra è promossa dalla Regione Marche e dal Comune di Fermo, con la preziosa collaborazione del Mart di Rovereto e il contributo di Carifermo e della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo. Partner dell’evento è Mus-e del Fermano, gli sponsor sono Eurobuilding, Giano, CFL-Servizi Globali in Edilizia e Violoni Srl. L’organizzazione è affidata a Maggioli Cultura in collaborazione con Sinopia.
Spiega il curatore Vittorio Sgarbi: “I Pittori moderni della realtà, con un bellicoso manifesto programmatico, affrontarono la questione stabilendo un fronte di ‘resistenza’. Estetica ed etica, prima che politica. Aderirono con convinzione, partecipando alle cinque mostre in cui si consumò la loro esperienza comunitaria, tra 1947 e 1949. La loro ispirazione era Caravaggio, il valore della composizione e quel ‘ritorno al mestiere’ teorizzato da Giorgio de Chirico”.
Il gruppo dei “Pittori moderni della realtà” è integralmente rappresentato in mostra: Gregorio Sciltian, Pietro Annigoni, Xavier e Antonio Bueno.
Sono inoltre presenti Alfredo Serri, Giovanni Acci e Carlo Guarnieri, che si aggiunsero successivamente al gruppo. Completano l’esposizione due capolavori di Giorgio de Chirico, il padre della Metafisica che consolidò rapporti di stima con tutti e quattro i “Pittori moderni della realtà”, ispirandoli nelle loro opere. Tutti i componenti del gruppo, inoltre, si accostarono all’enigmatico tema dechirichiano del manichino.
Vengono inoltre presentate, a confronto con i moderni, opere di artisti antichi, prevalentemente del Seicento e del Settecento, alimentati dalla temperie caravaggesca prima e barocca poi, assunti a fonte di ispirazione e modello dei quattro firmatari del manifesto. Tra questi artisti citiamo Alessandro Magnasco, il cosiddetto Maestro di Hartford, Giuseppe Recco e Carlo Magini.
Ulteriori confronti saranno possibili con le opere della collezione permanente della Pinacoteca Civica di Fermo, ricca di opere del Seicento (citiamo tra le altre “L’adorazione dei pastori” di Rubens e la “Pentecoste” del Lanfranco) e del Gabinetto Stampe e Disegni della Biblioteca Civica “Romolo Spezioli”.
 
Per informazioni: Musei di Fermo tel. 0734 217140 – museidifermo@comune.fermo.it