Umbria World Fest 2016, Flesh&Blood – Affari di Famiglia
Si è appena conclusa la quarta edizione della kermesse fotografica folignate dedicata quest’anno agli “Affari di Famiglia”, cioè alle personali visioni di fotografi e fotoreporter dell’istituzione fondante della società umana. “Flesh” e “Blood”, cioè carne e sangue sono simboli dei legami familiari che si sono evoluti come non mai nella seconda metà del secolo scorso e nei primi anni del Duemila: le mostre dell’UWF, visitabili fino al 6 novembre 2016, aspirano a rappresentare alcuni esempi di famiglie di oggi, con veridicità e spirito critico, “non tutte le famiglie, compito che non esauriremmo in una mostra, ma sicuramente degli esempi calzanti”, sottolinea Marco Pinna, direttore artistico.
Le sedi delle esposizioni sono state diverse e affascinanti di per sé: il tardogotico meravigliosamente affrescato Palazzo Trinci, il foyer del Teatro Piermarini, firmato dallo stesso architetto de La Scala, lo spazio ZUT!, ex cinema storico della città di Foligno e il settecentesco Palazzo Candiotti, sede dell’ente Giostra della Quintana.
A Palazzo Trinci si resta a bocca aperta osservando le foto de La famille del francese Alain Laboile in cui spiccano senso di libertà, l’ironica bellezza, gioco e natura e dell’ebrea-newyorkese Andrea Stern, che con Inheritance, racconta la propria famiglia d’alta società, con un misto di cinismo e critica.
L’esposizione prosegue con l’opera dell’americana Sara Lewkowikcz, Emilie e Kate, Eddie e Reid, che illustra la storia di due donne, compagne nella vita, che dopo vari tentativi di inseminazione si sono ritrovate a vivere quasi contemporaneamente l’avventura della della maternità, e con Shene e Maggie, ritratto di violenza domestica, momenti assolutamente veri di litigi e violenze rubati dalla fotografa. Segue il lavoro del fotoreporter dell’agenzia Magnum Paolo Pellegrin, Sevla, sulla comunità Rom di Roma, già presentata al Festival Internazionale di Roma 2015 e Gombe Family Album, le immagini della famiglia sugli scimpanzé osservati da Anup Shah e Fiona Rogers. Chiudono la visita a Palazzo Trinci la video-installazione di Nicoletta Cotechini, Uprooted e la mostra Ritratti di famiglia di una città – Un album fotografico degli abitanti di Foligno.
Perdendosi tra le stanze dell’elegante Palazzo Candiotti, si arriva all’esposizione di fotografie scattate con smartphone dell’agenzia Picwant. Picwant è nata a Milano pochissimi anni fa, grazie all’esperienza fatta dai suoi fondatori in Getty Images Italia e alla lungimiranza che li ha portati ad intercettare gusti nuovi, legati allo street style, e alla narrazione e promozione in tempo reale su social media, propria di grandi marchi e blogger. L’agenzia è intermediaria tra le aziende e le singole persone, che forniscono immagini provenienti da tutto il mondo, divenendo partners dell’agenzia.
La kermesse ha ospitato i workshop di Massimo Mastronillo, Tomasz Tomaszewski, Alain Laboile, un fotomercato, le mostre sonore del sestetto d’archi Fortibus Ensamble, i concerti e reading di Basile e Caminanti, del poeta Vincenzo Costantino detto Cinaski, dei giovani veneti, promettenti ed originali C+C= Maxigross.
I vincitori del Premio UPF 2016, scelti tra circa 200 artisti sono: Antonio Faccilongo, Elton Gllava, Giorgio Bianchi, Raffaele Petralla, Sofia De Benedictis. Nel foyer del Teatro Piermarini sono esposti i vincitori del Premio UPF 2015: Gianluca Abblasio con Io sono Dario, Simone Sapienza con Somewhere in Somalia there is a little girl called Cardiff e Emanuela Colombo con Chickens.
Un’occasione, quella dell’UWF 2016, per visitare Foligno, un piccolo centro densissimo di preziosità storico-architettoniche e artistiche.
(articolo pubblicato sulla rivista online “The Red Style” nel 2016)
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