“Femminista: una persona che crede nell’uguaglianza sociale, politica ed economica tra i sessi.”  (Chimamanda Ngozi Adichie)

1- Stai zitta

La scrittrice e attivista sarda Michela Murgia, molto combattiva sul piano politico e dell’uguaglianza sociale, ribatte il tema del legame tra sessismo e linguaggio. Il titolo, l’occasione, la collana (non a caso definita “Opera viva” di Einaudi) nascono dall’infelice uscita dello psicologo (ormai frequentatore di dibattiti televisivi accesi e spesso “fuori-fuoco”) Raffaele Morelli che inalberato dall’energica risposta della Murgia, le urlò: “stai zitta e ascolta”. L’occasione per ripercorrere quindi le più frequenti cattive abitudini del linguaggio patriarcale (che riflettono altrettante e ben radicate cattive prassi reali) si fa presto libro, insieme di riflessioni, lotta intellettuale e consigli per i futuri uomini, i primi, come direbbe Ngozie Adiche, a “dover essere femministi”.

“Dalla donna con le palle” o “cazzuta”, all'”Astromamma” Cristoforetti; da “Brava e pure mamma” a “Preferisci passare inosservata?”. Da “Prego al regia di inquadrare l’elegante decolleté” di  Bruno Vespa diretto all’autrice Silvia Avallone, a “Stia zitta gallina” di Mauro Corona a Bianca Berlinguer.

E così via a registrare tanti alti esempi, a volte comunemente passati inosservati, o notati con risatine al limite di ironia e fastidio, ma che meritano di essere sottolineati. Come tutte le abitudini e pratiche che devono esere combattute, e che l’autrice non stenta a definire “mafiose”, che riguardano la presunta inadeguatezza della donna a raggiungere posti e risulutati di potere.

Ottima cosa quindi coniare un neologismo traduttore dimansplaining (la spiegazione semplificata dell’uomo alla donna).

Il maschio che ci spiega, finalmente, come funziona!!

2 –Americanah

Chimamanda Ngozi Adichie è una scoperta. Nata in Nigeria nel 1977, si è fatta conoscere per i romanzi legati alla questione razziale, in Africa e alla questione femminista. In Americanah racconta una storia molto simile  alla sua.Trasferita per studiare a Princeton grazie a una borsa di studio, e che scrive un blog in cui analizza i pregiudizi ancora esistenti in America. E’ il libro che vi consiglio di leggere oggi.

Anche Quella cosa intorno al collo, raccolta di racconti recentemente ripubblicata in Italia, racconta della vita in America. Ne LIbisco Viola si parla di questione razziale e fanatismo religioso, Metà di un sole giallo  (da cui l’omonimo film) racconta le vicende famigliari uirante la guerra del Biafra.

foto @getty

Il breve saggio Dovremmo essere tutti femministi (trad. it per Feltrinelli) deriva dal discorso tenuto al TEDx nel 2012. Beyoncé ha esplicitamente ammesso di essere influenzata dalla scrittrice, omaggiandola anche con la citazione del suo speechnella canzone “Flawless”.

“Sai, tu sei una femminista.” Le dissero.

Non era un complimento, veniva dal suo migliore amico che così la definiva negativamente. Invece leggendola scoprirete le tante facce del femminismo che smontano ogi stupido stereotipo.

3- Donne dell’anima mia

Sempre a proposito di temi femministi consiglio Donne dell’anima mia, breve autobiografia ragionata e ironica di Isabel Allende. Donna da scoprire se non la conoscete, questo libro confermerà l’idea che avete di lei, se l’amate già.

Da femminista concepisce la lotta non solo per le donne ma per tutte le minoranze. Isabel Allende racconta le tappe del suo cammino, a partire dal raggiungimento dell’indipendenza economica, le relazioni tra sessi, l’amore e la vita nella terza età. Che guarda un po’ è preda di pregiudizi ed emarginazione in modo non dissimile dal razzismo e dal sessismo.

Vi rimandiamo al mio approfondimento con le letture di inizio 2021