Con il contrinuto di visitatori, aziende, sponsor e dipendenti il museo ha lasciato oltre 200 i biglietti “sospesi”, copiando la tradizione napoletana del caffè sospeso, raccolti (+ 58 per il Maxi Ooh!), che coprono oltre i 2/3 della richiesta giunta dalle associazioni sociali/che si occupano di fragilità economica, selezionate per la loro distribuzione.
“Il progetto però, è solo agli inizi, spiega il referente del progetto Alessandro Zen (Ufficio programmi per il pubblico MUSE), e la speranza è quella di riuscire a coprire tutta la domanda nei prossimi due momenti di raccolta, che si terranno quest’estate e a fine 2025”
“Siamo molto soddisfatti dell’andamento del progetto e dei risultati raggiunti finora, continua Zen.Questo traguardo è stato possibile grazie alla generosità e al supporto di tutte e tutti. Un grande grazie a chi ha creduto in questa iniziativa e continua a sostenerla con entusiasmo.”
I biglietti raccolti sono stati oggi affidati a 10 realtà del territorio (assieme a una operante nel veronese) che lavorano nel campo della povertà economica, individuate tramite bando, che ora provvederanno a distribuirli presso le/i loro utenti”, nel rispetto della riservatezza di ognuna/o. Ogni realtà, in fase di domanda di partecipazione, aveva comunicato il numero dei biglietti richiesti in base a una selezione delle/i proprie/i utenti e tutte ne riceveranno in proporzione alla richiesta fatta.
Le beneficiarie sono: Villa S. Ignazio, Trentino solidale, Punto d’incontro, Gioco degli specchi, Le fate, Centro Astalli, Apas, Sos Villaggio del fanciullo, Adam 099, Caritas diocesana.
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