Il Catalano, lingua minoritaria, ma lingua a tutti gli effetti, densa di elementi provenienti dalla storia, dalla cultura, dalla contemporaneità. Lingua fatta di etimologia e dialetti come tutte le altre. Insomma lingua viva, e identitaria.
Fu come molti sapranno vietata in Spagna (in Catalogna) durante la dittatura di Francisco Franco, che eliminò ogni tentativo autonomista e ogni identità che non fosse quella castigliana, come accadde con il basco o con il galiziano. Vietato parlarle, studiarle, professarle, scriverle, come se secoli e secoli di storia fossero scomparsi.

In un clima di censura ci furono anche cantanti italiani che andavano forte negli anni Sessanta come Jimmy Fontana, Donatella Moretti, Rita Pavone e Gianni Morandi che fecero uscire un 45 giri con i loro successi cantati in catalano. In questi anni si svilupparono le basi, nella madrepatria, per la “nova cançò catalana“, che ha come portabandiera Salomé, Raimon, Lleó Borrell Josep Maria Andreu, ma il più famoso oltre i confini nazionali fu Joan Manuel Serrat.

Raimon

Raimon

Di Barcellona, capitale della Catalunya, abbiamo già parlato qui fornendovi 5 itinerari da non perdere se la si vuole conoscere facilmente e andando a piedi. Barcelona.cat è il sito (con i canali collegati ) del Comune di Barcellona. Va seguito se si vuole capire di più di questa città, con alcuni contenuti in castigliano, i più in catalano.

 

 

 

 


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