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La Torre di Pozza di Fassa: la leggenda del frate esorcista

Sapevi che c’è una fortificazione in val di Fassa su cui incombe una terribile leggenda?
La Torre di Pozza di Fassa (comune di San Giovanni) è rimasta l’unica fortezza della Val di Fassa, dopo che nei primi anni del Novecento fu demolita la simile costruzione di Vigo che stava andando in rovina.

Nel Seicento era residenza della famiglia Rossi, del dottor Giovanni Battista Rossi, medico di Bolzano. Nel 1628 il medico ottenne il certificato di nobiltà e divenne “de Rossi”. La famiglia si unì con la famiglia Costazza. Gli ultimi proprietari sono stati i Costazza-Detomas.

La torre di Pozza è in centro paese, si può vedere (ma non si può visitare) accanto alla chiesa parrocchiale.
E’ cosi imponente che si scorge da ogni punto del paese e dalle vicinanze di Pozza o Pera di Fassa.
Ha una struttura quadrangolare con tetto spiovente, la parte alta è circondata da feritorie.

Un frate esorcista l’abitò

Questa torre è l’oggetto di una leggenda che riguarda il fraticello esorcista che vi avrebbe soggiornato. Dicono che si sentissero a lungo sospiri e gemiti terribili.

Il frate aveva avuto a che fare con un demone che abitava sul monte di Ciampedie (sopra Vigo).

Come nelle migliori leggende, c’è uno scambio di malefici nella lotta che diventa sempre più aspra.  Fu infatti la maledizione del frate a trasformare il demone in roccia, in quelle montagne che costituiscono il Vajolon, sul Catinaccio- Rosengarten.

La torre delle torture

Una torre simile ma non più visibile si trovava a Vigo di Fassa dove oggi c’è un edificio accanto alla scuola elementare.
Era alta 15 metri ed era la “Masseria di Corte di Sopra”, sede feudale del massaro vescovile di Valle. Ricordiamo che Fassa era sotto il principato vescovile di Bressanone.

la chiesa di Pozza e la vista su cima Undici e cima Dodici (Monzoni)

La torre di Vigo era “Casa dell’Officio” (1444), sede della giudicatura e delle prigioni, del capitano vescovile e della Comunità di Fassa.
Quando era capitano vescovile Gasparo Pajr (1573) vi furono gli interrogatori ed i giudizi dell’inquisizione di questa zona, propro nelle prigioni della torre di Pozza, dove erano rinchiuse le “streghe”. I giudizi furono nel 1628-1629, 1644, 1681 e 1685.
Come si sa, spesso le confessioni erano estorte con la tortura, in questo caso, nella torre c’era la ruota. Non ti spiego come funzionava, perché dovresti averlo purtroppo letto nei tuoi studi…

Conoscevi questa torre? E le leggende fassane?

Lascia un commento e su Youtube seguimi, perché ne ho parlato in lungo e in largo.

 

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