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Visitare Bari sulle tracce di San Nicola

Partiamo da Bari il giorno di San Nicolò o San Nicola, ricorrenza religiosa di cui abbiamo già  parlato, anticipando così, il Natale dei bambini.

San Nikola o Nicola o Nicolò o Nicolaus!
San Nikola o Nicola o Nicolò o Nicolaus!

Cade infatti il 6 dicembre il giorno del famoso patrono barese, un tempo vescovo di Myra, venerato come santo dalla Chiesa cattolica, dalla

Chiesa ortodossa e da diverse altre confessioni cristiane. Questo buon vescovo è anche quello che porta i doni, soprattutto nelle regioni del nordest e oltr’alpe, al posto del più commerciale Babbo Natale (leggi la vera storia di Santa Claus, QUI nel nostro racconto).

 

Basilica di San Nicola – ph Fabio Cioffi

 

Ma san Nicola è venerato sia nelle regioni meridionali e sia in quelle settentrionali d’Italia.

San Nikola o Nicola o Nicolò o Nicolaus viene festeggiato a Bari intorno alla cattedrale a lui intitolata. A Bari, oltre che il 6 dicembre, il santo è festeggiato dal 7 al 9 maggio, nella ricorrenza della traslazione delle ossa di Nicola da Myra, quando un lungo corteo storico ripercorre gli eventi del 1087. 

intorno alla cattedrale di San Nicola si radunano i devoti
intorno alla Basilica di San Nicola si radunano i devoti, ph Fabio Cioffi

 

E’ questa la vera festa della città.  Quando si mette in scena il ritorno dei pescatori – crociati che rubarono le reliquie di San Nicola ai turchi che l’avevano trafugate, per poi custodirle definitivamente nella basilica a lui dedicata. La statua del santo nel corso della processione, è condotta su una barca e poi lasciata in piazza per il culto.

Pensate che la Processione dei pellegrini di San Nicola a Bari l’ 8 maggio si riempie di devoti provenienti dalle vicinanze ma anche dalla Russia e dagli altri Paesi ortodossi“.

Bari Vecchia

Bari vecchia é il vecchio paese di impianto medioevale, pieno di incanto, e raggiunto ogni anno da centinaia di migliaia di turisti. Questa città ha una storia antica, romana e medievale, poi è stata parte del Regno di Napoli, poi in mano ai Borbone, e nel 1860 entra a far parte del Regno d’Italia.

Come fare a non iniziare la visita dalla Basilica di San Nicola?!

Caratterizzata da una facciata movimentata da tre portali, la Basilica di San Nicola è un tipico esempio di romanico pugliese. Al centro della facciata, ha un rosone che domina su cinque bifore sottostanti e tre grandi finestroni; ai lati ha due torri, una più grande a destra e una più bassa a sinistra. Archi e portali sui fianchi, sulla facciata a Nord la porta dei leoni.

L’interno è invece prettamente barocco, con l’altare, sovrastato dal ciborio e la Cattedra di Elia, sorretta da immagini grottesche di marmo. Nell’abside sinistra la preziosa tavola della Madonna e dei Santi, realizzata da Vivarini. Nella cripta si incontra la Colonna Miracolosa e la tomba di San Nicola.

ph Fabio Cioffi
Il Castello, ph Fabio Cioffi

I Teatri di Bari

La città ha una serie di teatri costruiti tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento  che sono ammirati come i più importanti gioielli d’architettura d’Italia.

Il Teatro Petruzzelli è rinomato per la classica e la stagione operistica. Lirica, sinfonica e balletto sono le principali attrattive di questo teatro che è mastodontico ed è il quarto d’Italia per grandezza. Dal 1954 “Monumento di interesse storico e artistico”. Il Petruzzelli di Bari è stato voluto  da Onofrio e Antonio Petruzzelli, commercianti e armatori di origine triestina, il 29 gennaio 1896.  Fu inaugurato sabato 14 febbraio 1903 con Gli Ugonotti di Giacomo Meyerbeer. Fino all’inizio degli anni ’60 l’attività del Petruzzelli è stata gestita direttamente dalla famiglia  Messeni Nemagna. Il 27 ottobre 1991 il teatro ha preso fuoco ed è stato ristrutturato ancora più bello negli anni Duemila. Ha ospitato nel tempo artisti di fama internazionale quali Rudolf Nureyev (vieni a conoscere la sua meta italiana preferita), Carla Fracci, Ray Charles, Frank Sinatra e Luciano Pavarotti.

Il Teatro Niccolò Piccinni

Il Teatro comunale Niccolò Piccinni è il più antico teatro della città di Bari. E’ stato per quasi un ventennio la sala più importante del capoluogo sia per capienza sia per tradizione, dopo che il Petruzzelli era inagibile. Vi si tengono naturalmente importanti eventi, concerti di classica e jazz.

Il Teatro Kursaal Santa Lucia è un prezioso gioiello in stile Liberty. E’ attualmente in restauro con oltre 5 milioni di budget e la fine lavori prevista per il 30 giugno 2020.

Petruzzelli bari
Il Petruzzelli di Bari

A Bari visitate anche il Castello Svevo-Normanno, voluto dal re normanno Ruggero II, nonno di Federico II di Svevia, quel Federico che proprio in puglia ha voluto tante fortezze a suo uso e memoria. Come altre anche questa è circondata da un fossato, con funzione difensiva.

Guardate l’archivolto del portale, c’è l’aquila che stringe la sua preda tra le zampe. L’aquila era il simbolo federiciano, ma anche l’animale preferito dall’imperatore Svevo, dato che lui stesso era mestro di faloneria.

Conoscete tutti i volti di Federico II di Svevia, Nato a Jesi (An) da Costanza d’Altavilla?

Noi ne abbiamo parlato bene attraverso tre video, raccontando JESI, la sua pinacoteca, e il museo multimediale a lui dedicato, voluto dall’imprenditore Pieralisi.

 

Fu proprio in questo castello, a Bari, che la tradizione vuole sia avvenuto l’incontro di Federico di Svevia e il frate Francesco d’Assisi, incontro che avrebbe provato all’imperatore la sentita religiosità del santo, e che testimonia la capacità reale di Federico II di unire credenze e religioni diverse, nella sua ecumenica magnanimità finalizzata al governo.

 

Vicoli e edicole addobbate per la festa di San Nicola
Vicoli e edicole addobbate per la festa di San Nicola, ph Fabio Cioffi

I nostri consigli

Perdersi nei vicoli senza fretta

Ecco le viuzze di Bari vecchia, in cui perdersi sarà un vero piacere.

Da vedere tra le tante chiese (una quarantina nella Bari vecchia) vi consigliamo la Cattedrale di San Sabino del 1034 di epoca bizantina ricostruita tra il 1170 ed il 1178: bell’esempio di gotico pugliese. E’ Sede dell’arcidiocesi di Bari e Bitonto.

Vi consigliamo poi, nell’itinerario religoso della Bari vecchia, anche la Chiesa di San Marco dei Venenziani, eretta per ringraziare i veneziani per aver liberato i baresi dall’occupazione dei saraceni nel 100.

Il Monastero e Chiesa di Santa Scolastica è costruito tra l ‘VIII e l’XI secolo: qui c’è  anche un piccolo museo di arredi e cimili di carattere sacro.

Entrando da Piazza del Ferrarese, potrete conoscere il vecchio mercato coperto del pesce, sulla destra e sulla sinistra la Sala Murat.

Perché Murat?

Perché fu proprio Gioacchino Murat, Re del Regno di Napoli,  a voler ampliare la città di Bari con il “Borgo Nuovo”, che proseguiva oltre le mura medievali.

 

il castello normanno-svevo, ph Fabio Cioffi

Passeggiare sul lungomare barese

Il lungomare di Bari è uno dei più ampi d’Italia. La passeggiata è molto rilassante, e con i colori del tramonto o lo spettacolo dell’alba, con la pioggia o con il solleone, godrete lo stesso della bella vista del mar Adriatico e degli antichi palazzi della città. E sarete attirati da colori e suoni dei ristoranti tipici,  e non resisterete ai loro richiami.

lungomare
lungomare

Mangiare tipico e per strada, in mood “street food”

sgagliozze
sgagliozze pugliesi

Qui il tempo non corre, potrete fermarvi in un bel caffè o a mangiare fuori orario tipicità pugliesi. Le orecchiette con le cime di rapa, poi, vuoi non assaggiarle?

E poi tutte le pietanze a base di pesce, dal polpo, al pesce spada, allo sgombro affumicato, dentice alle olive, l’orata alla san Nicola e le alici arraganàte.

Per strada, ogni città ha la sua particolare offerta gastronomica a portar via: a Bari si incontrano i venditori di “sgagliozze“: fette di polenta fritta con un pizzico di sale, gustose e facili da mangiare camminando.

Le specialità locali sono la tiella alla barese di patate e cozze, le linguine al sugo di seppia e le cazzavùne alla barese, da abbinare ai vini Castel del Monte e Moscato di Trani.

 

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