Tutti i MMM

Il MMM – Messner Mountain Museum di Castel Firmian, alle porte di Bolzano, è solo uno dei sei MMM che Reinhold Messner ha istallato nelle località più belle dell’Alto Adige e del Bellunese per celebrare la montagna, attraverso cimeli, esperienze, collaborazioni e insegnamenti della sua carriera di alpinista. Spesso questi musei hanno una vista a 360 gradi sul territorio montano per poter ammirare il panorama: raccontano lo stretto rapporto tra l’uomo e la montagna, in ambienti esclusivi con cimeli originali e reperti naturali derivanti dai suoi viaggi.

Messner infatti, titolare di tutti i 14 8000 metri del mondo, è stato il primo a raggiungere la vetta dell’Everest senza fare uso di bombole di ossigeno (nel 1978 con Habeler). E’ uno degli sportivi italiani più famosi del mondo e un nume tutelare da consultare quando si parla di alpinismo e imprese esplorative estreme.

Messner è senza dubbio un personaggio famoso, che come tale ha due popoli: chi non lo sopporta e chi lo ama e lo difenderà sempre. Tu, ad esempio, sei tra uno di queste due fazioni.  Parla sempre in modo centrato di questioni ambientali e di montagna, nel suo modo molto altoatesino e poco diplomatico, che a molti non piace. Anche per questo alcuni lo amano, altri no.

Ma senza dobbio una vita dedicata all’esplorazione gli è valsa la gran fama che ha, i libri che ha scritto o che gli sono stati dedicati.

Tutti i MMM finora

Messner ha voluto omaggiare la montagna con i suoi musei e case-musei, trasformandoli o edificandoli da zero, grazie a grandi architetti e curatori.

Per esempio, nella famosa località dello sci e dell’escursionismo, Plan de Corones, Messner ha istallato un MMM disegnato dalla archistar Zaha Hadid, a forma di trampolini e cannocchiali. Qui, a 2275 metri, si adocchiano tutte le Alpi, Zillertal, l’Ortles e le Dolomiti. Le vetrate del museo le fanno entrare in preziose inquadrature.

A Castel Juval, in val Venosta, sua residenza, Messner ha istallato mostre dedicate alla sua passione e ha ricordato le montagne sacre dal mondo, dall’Olimpio all’Ararat, dal Sinai al Kailash, dal Fujiama in Giappone all’Ayers Rock in Australia. Qui troviamo la sua collezione tibetana, una galleria di quadri e maschere con pezzi provenienti dai cinque continenti.

A Brunico, nel museo Ripa (in lingua tibetana “ri” sta per montagna e “pa” per uomo), di nuovo Messner ha voluto parlare del rapposto tra le popolazioni e la montagna, con una vista su Plan de Corones, la valle Aurina e Alpi e lo Zillertal.

Il Museo Roca inaugura in autunno 2024 sul Monte Elmo a Sesto. Roca vuol dire “roccia” in spagnolo e ladino: le esposizioniriguardano come sempre l’arrampicata e le culture della montagna. Tra i pezzi principali c’è la “Goddes of Protection”, una statua di bronzo proveniente dall’Himalaya che da quasi 200 anni protegge gli arrampicatori estremi.

Il Museo Ortles, è dedicato al ghiacci. Qui incontriamo il terrore del ghiaccio e dell’oscurità, i miti dell’uomo delle nevi e del leone delle nevi, il white out e il terzo polo, in un viaggio attraverso due secoli di storia degli attrezzi da ghiaccio, dello sci, dell’arrampicata su ghiaccio e delle spedizioni ai poli. MMM Ortles espone la più vasta collezione di dipinti con vedute dell’Ortles.

Castel Firmian o Schloss Sigmundskron

Il Castello si trova nella zona di confluenza dei fiumi Adige e Isarco a sud-ovest della conca di Bolzano.
Il Castel Firmian ha un valore simbolico per i sudtirolesi: nel 1957 Silvius Magnago vi convocò la più grande manifestazione di protesta nella storia politica dell’Alto Adige. Oltre 30.000 sudtirolesi si radunarono nella fortezza per denunciare il mancato rispetto del Trattato di Parigi e per reclamare, al grido di “Los von Trient”, il diritto all’autonomia. Ecco anche perché fu acquistato dalla provincia di Bolzano negli anni Novanta.

Nel museo di Castel Firmian ci sono esposizioni sulla storia dell’alpinismo dagli albori fino all’odierno turismo alpino.

Inoltre, uno spazio meraviglioso e arioso spita mostre temporanee sempre in tema, come quello che ho visitato io, “COMPOSIZIONI DI MONTAGNA – BERNHARD EDMAIER & CARSTEN WESTPHAL”.

Costantemente troviamo corde, scarponi, rinvii, tende, abbigliamento,  materiali suoi o di altri alpinisti noti, come Walter Bonatti. C’è anche ian sala dedicata ai morti nelle più grandi cime del mondo, ricordati con delle fotografie.

Perché lo devi visitare

Merita una visita accurata e lunga e il costo del biglietto, poiché vi lascerà una magia, un senso di esperienza, una scoperta di mondi lontani e inaccessibili che attraverso la sua vita lo sono un po’ di meno.

Informazioni e indicazioni

Si può raggiungere a piedi scendendo dal pacheggio che lo sovrasta (a pagamento) oppure dal basso con un sentiero corto ma scosceso (non adatto a carrozzine e passeggini).

E’ aperto da marzo a novembre.

Contatti

Via Castel Firmiano, 53 – 39100 – Bolzano
+39 0471 631264
info@messner-mountain-museum.it

 

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