So che molti storceranno il naso alla lettura del titolo di questi articolo. E allora immagino che mi debba spendere almeno un po’ per giustificarlo. Immagino le risposte “Sì, ma se non puoi permettertelo non puoi neanche entrarci in Costa Smeralda…” “Solo case di ricchi e yacht!” Sì ce ne sono un’infinità, ma la Sardegna terra di storie e storia ha tanto da offrire, oltre a quello che vi si è costruito sopra con l’arrivo dei capitali esteri e con lo sfruttamento della costa, soprattutto la costa est, dato che quella occidentale è da sempre poco servita da strada e aeroporti.
E poi… una banale verità: la Sardegna è bella tutta, guardate il nostro viaggio coast to coast dalla Costa verde alla costa est fino a Olbia qui.
Cosa trovate in questo articolo:
- Descrizione dei luoghi di interesse della Costa Smeralda
- Un po’ di storia
- Periodo migliore per visitarla
- Le spiagge a nostro dire più belle
- Gli eventi di settembre – ottobre
Olbia, Pittulongu, isola di Tavolara
Partiamo col dire che Costa Smeralda non è solo Porto Cervo e Porto Rotondo, località bellissime con architetture finto-mediterranee che fuori stagione diventano case-fantasma. Olbia è già qui, servita da aereoporto e porto, bella a suo modo, e da Obia si possono raggiungere quotidianamente tutte le spiagge più belle della Costa Smeralda.
Olbia ha tanta storia che la caratterizza, dai resti nuraghi, fenici, greci e romani, alla dominazione degli Aragonesi, all’architettura dei primi Novecento, in espansione con un aumento demografico importante. (Olbia tra l’altro è la partenza del nostro viaggio coast-to-coast in Sardegna che potrete seguire qui). Qui si trovano affitti a prezzi modici e tanti luoghi di interesse, dal Museo Archeologico alla Basilica di San Simplicio, alla Chiesa di San Paolo. Per gli appassionati di archeologia sono tanti i resti di nuraghi (antiche postazioni difensive collegate tra loro) e di tombe da vedere: il nuraghe Riu Mulinu a Cabu Abbas; il nuraghe Putzolu; il nuraghe Sa prescione ‘e Siana, su una altura ad Olbia; il villaggio nuragico Belveghile, sul prolungamento della sopraelevata nord in direzione Arzachena; il nuraghe Mannazzu o Mannacciu, sulla statale 127 a Maltana; il nuraghe Siana o Zucchitta, nelle vicinanze della stazione di Enas; il pozzo sacro di Sa Testa, risalente al periodo compreso tra il 1200 e il 950 a.C., sulla strada per Pittulongu, la tomba di giganti di Su Monte ‘e s’Abe (età del bronzo, 1800 a.C.).
Ricordiamo poi le testimonianze romane come l’aquedotto vicino all’ospedale e il porto vecchio. Nel 1999 al porto vecchio durante i lavori per la costruzione di un tunnel sono venuti alla luce 24 relitti di navi romane e medievali.
Nel periodo catalano-aragonese Olbia si chiamò Terranova, fu disgregato il giudcato di gallura e queste zone sempre più dimenticate, anche per la presenza della malaria e l’esser soggette a continui attacchi di pirateria. Nel 1568 la sede vescovile passò a Castelsardo e poi “Tempio-Ampurias”. E poi con il Regno di Sardegna di Casa Savoia, i sabaudi chiamano Terranova “Olbia Nova”, dotandola di rete ferroviaria e nuovo porto in relazione con il porto di Civitavecchia.
La Playa di Pittulongu è una mezzaluna di sabbia molto fine, incastonata tra le punte Muriscinu e Filiu con vista sull’isola di Tavolara. Il fondale è basso e digrada dolcemente, perfetto per famiglie con bambini, con strutture accessibili a diversamente abili, ampio parcheggio, noleggio attrezzatura da spiaggia, per appassionati di windsurf, immersioni e snorkeling.
L’Area Marina Protetta di Tavolara e Capo Coda Cavallo è paesaggisticamente incantevole, offre fondali incontaminati, costa che si può raggiungere con comode imbarcazioni e una bella cima, Punta Cannone (565 mt) per un trekking difficile con via ferrata, classificato “per esperti”. Inoltre sono zone di nidificazione di numerose specie di uccelli marini. Dal 1991 ospita il festival cinematografico “Una notte in Italia“.
San Pantaleo, Baia Sardinia, Cannigione e Arzachena
Queste località sono poco distanti da Olbia in direzione nord, andando quindi verso la Costa Smeralda. Anche per questo sono molto frequentate da chi sceglie la Costa Smeralda per soggiornare.
Vi raccontiamo una delle nostre località preferite, molto caratteristica: è San Pantaleo, che sorge tra le montagne di granito rosso di questa zona della Gallura, che regalano tramonti dai colori magici.
Oggi è un buen retiro di hippy e artisti, è densa di seconde case ristrutturate, vicoli e una bella e ampia piazza con una chiesetta in cui si svolge il mercato settimanale. Meglio in bassa stagione, quando esprime il suo massimo fascino. I sardi della Costa Smeralda, comunque, vi capitano sempre, o perché hanno un amico che ha un locale o per sentire che aria tira. Un luogo modaiolo, con prezzi un po’ più alti della zona.
Ve la consiglio per il mercato e per l’aperitivo, per una serata particolare durante le sue feste patronali, o quando si organizzano serate danzanti e sagre tipiche. Ci sono molti locali alla moda, aziende agrituristiche di lusso, vigneti e case vinicole. A voi la scoperta, secondoil vostro stile e le vostre tasche.
Turistico all’apparenza, ma se ti fermi a parlare coi locali, scoprirai che è un luogo dalla magia incontaminata, immerso tra le montagne rosse di questa zona della Gallura.
Cannigione di Arzachena, (Lu Cannisgiòni in gallurese) è una frazione di Arzachena, nata come villaggio di pescatori è oggi molto turistica: un bel porticciolo da cui partono le imbarcazioni per le escursioni al parco Nazione dell’Arcipelago della Maddalena. Un luogo che consiglio però solo di sera, insieme a Baia Sardinia, centro noto per i tanti locali, ristoranti, pub, cocktail bar, come la famosa discoteca ”il Ritual”. Entrambi sono adatti per andare a mangiare il pesce, ci han sempre consigliato i nostri amici sardi.
Ad Arzachena invece val la pena andare una volta nella vita, a visitare il famoso “Fungo di Arzachena”. Una roccia erosa dagli agenti atmosferici che si raggiunge con una passeggiata in salita, a un passo dal centro del paese. Un tempo dava il nome alla città come “Turubulus Maior” (grande fungo). Il fungo di Arzachena domina il paese come una navicella spaziale atterrata tra le case e vi si può sostare sotto per guardare il paese.
LE SPIAGGE della Costa Smeralda
In Costa Smeralda si va naturalmente per il mare. Ecco le spiagge più belle da scegliere a seconda della zona e dell’ora del giorno. Da Olbia, si passa il Golfo di Cugnana, interessante comunque per la sua zona paludosa ricca di uccelli marini. Alzandovi verso la Costa Smeralda troverete una zona panoramica sulla destra. Fermatevi perché la vista merita.
LISCIA RUJA (detta anche Long Beach) è bellissima, grande, attrezzata, ma non tra le nostre preferite in quanto sempre troppo affollata.
Si può godere di un tramonto fantastico e consigliamo di prender posto in alto tra i pendii e gli scogli per poter ammirare il panorama dall’alto, un po’ defilati dal caos. Qui è sorto “Big Sur“, il locale di Luca Guelfi che riprende lo stile distintivo degli anni ’70.
RENA BIANCA è accanto a Long Beach. Vi si accede dalla stessa strada: unica pecca, è attrezzata e troppo famosa e dunque presa d’assalto dai turisti.
CALA PETRA RUJA
La preferiamo di gran lunga a tutte. Va raggiunta con una camminata ma vale la pena. Fuori mano, spesso i turisti ci arrivano con le imbarcazioni. Un paradiso in terra, frequentato soprattutto dai locali.
E’ proprio qui che abbiamo incontrato un paio di volte delle tartarughe. Davvero, la macchia mediterranea arida e spinosa della costa sarda è la loro casa, il loro habitat e il loro riparo dai pericoli. Vederle e toccarle è una meravigliosa fortuna.
A PORTO CERVO
Non è così impossibile frequentarla anche tutti i giorni… Se non trovate parcheggio a ridosso delle spiagge vip scegliete di parcheggiare lontano e andate a piedi: la passeggiata sarà addolcita dalla vista delle splendide ville e della vegetazione rigogliosa.
LA SPIAGGIA DI CAPRICCIOLI
Al bivio per Cala Volpe, seguendo le indicazioni per Capriccioli si arriva ad una rotonda che conclude la strada, dove sulla sinistra si trova il parcheggio a pagamento della spiaggia di Capriccioli. La seconda in classifica, secondo noi, si raggiunge camminando e si possono scegliere diverse calette, più o meno comode.
ROMAZZINO
Al bivio Abbiadori – Cala Volpe si prende per Cala Volpe, un kilometro prima di arrivati a Capriccioli si incontra un parcheggio sulla sinistra, gratuito. Da qui si scende camminando fino all’Hotel Romazzino, con vicino una spiaggia attrezzata. Proseguendo invece si trovano divere calette, da conoscere per arrivare prima che siano piene.
LA CELVIA
E’ famosa e frequentata da vip o presunti tali. Ad ogni modo merita poiché è tranquilla, il mare è sempre calmo e trasparente. La sconsiglio in alta stagione, però.
IL GRANDE E PICCOLO PEVERO
Sono due mezzelune separata da un promontorio di granito, le spiagge del Piccolo Pevero e del Grande Pevero sono tranquille e incantevoli. Consigliatissime per il bagno serale.
SPIAGGIA DEL PRINCIPE
Tra le più famose di Porto Cervo, oltre a Cala Volpe (affaccio privato sull’hotel Cala Volpe) poichè era frequentata dal principe Aga Khan. Si scende a piedi dalla sbarra adiacente il parcheggio raggiungibile seguendo le indicazioni per Romazzino, poi girare per via degli Asfodeli. Divisa da un promontorio in due calette.
Infine vi consigliamo un altro itinerario, se siete Sardegna lovers come noi: Cala Gonone, la Grotta del Bue marino e Cala Luna. Guardate il nostro reportage.
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